scoHanno vinto un giro d’Italia, Milano Sanremo, Freccia Vallone e Liegi- Bastogne-Liegi . Hanno corso Tour de France e  vinto Giri di Lombardia. Hanno dettato legge per un lustro. Vent’anni fa. Esattamente vent’anni fa Evgenij Berzin, Moreno Argentin, Giorgio Furlan, Alberto Volpi, Guido Bontempi, Francesco Fattini, Dario Bottaro, Rudy Mosole,  Ermanno Brignoli, Andrea Brugnara  e Ivan Cerioli correvano  per la  <Gewiss>,  una delle squadre che  hanno scritto un pezzo di storia del ciclismo azzurro.  Gewiss Bianchi poi Ballan, poi Playbus perchè gli sponsor passano ma i campioni restano. E a volte si ritrovano. Così esattamente vent’anni dopo la Gewiss è tornata a correre insieme per un giorno, al via della Granfondo Scott che si è corsa questa mattina a Piacenza.  Le cose non capitano mai così, bisogna volerle. E a volere fortemente che il gruppo tornasse insieme è stato Ivan Cerioli, qualche ruga in più e meno capelli di allora, bel sorriso schietto e gambe che girano ancora forte perchè di andare in bici non ha smesso ed ora fa il <prof> in una sua scuola per insegnare ai bimbi a cavarsela in Mtb. <Sì era un po’ che avevo in mente di farlo- racconta- e oggi siamo riusciti a ritrovarci. Una vera e propria rimpatriata che ha fatto ritornare insieme un gruppo di corridori che andavano forte ma soprattutto un gruppo  di amici…>. Non è stato semplice. Il tempo divide le strade e molte volte non è semplice riannodare i contatti. Al via di Piacenza mancavano infatti Bjarne Riis, Emanuele Bombini, Stefano Zanini e Bruno Cenghialta impegnati come diesse alla Vuelta e qualcun altro ancora. Mancava Petr Ugrumov: <Non sono riuscito a trovarlo- si rammarica Cerioli– E mi dispiace . Perchè è stato un corridore fortissimo ma soprattutto un signore. Il primo a darmi una mano quando sono arrivato in squadra e le cose non mi andavanmo benissimo…>. Pronti via. Un fitto di giro di telefonate, ci si trova all’Expo di Piacenza, si scaricano le bici, riappaiono quasi per incanto le maglie azzurre della Gewiss e si torna in sella. Qualche chilo in più,  qualche capello bianco,  qualcuno non si taglia più i peli delle gambe…ma sono dettagli. La Gewiss si schiera davanti alla prima griglia di partenza con gli onori del caso davanti ad un gruppone di più di duemila ciclisti che scalpitanbo per partire, in una giornata dove c’è spazio per i ricordi ma non troppo. Bisogna pedalare. Un centinaio di chilometri tra Valtrebbia e Valtidone neanche tanto piano,  con un paio di salite che alla fine si sentono e discese dove, basta guardar scendere chi  ha corso sul serio, per capire che la classe resta e gli amatori pedalano lontani su un altro pianeta. Finisce dov’era cominciata. All’Expo di Piacenza tra un meraviglioso tavolo di frutta fresca e il pasta party.  Tra qualche racconto che ricorda i tempi andati e le interviste Rai di Andrea De Luca, “inviato” nel gruppo Gewiss per raccontare tutta questa storia giovedì prossimo in “ Radio Corsa”. Finisce con una promessa perchè si sono divertiti in tanti e qualcuno ci ha preso gusto.  “Sì, si replica- assicura Cerioli– non so quando, dipende dagli impegni di tutti, ma si replica magari anche con chi non c’era oggi…>. Vent’anni dopo: la Gewiss è tornata… 

 

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