hqdefaultCi sono delle gare di triathlon che vanno oltre il triathlon. Che vanno oltre la fatica che già si fa, oltre la bellezza di molti posti dove ci si tuffa, dove si pedala. Che vanno oltre la paura di provarci. Dal Norseman in Norvegia, al Celtaman in Scozia all’Escape From Alcatraz in California ci sono gare di triathlon che sono anche un’altra cosa, che sono il sogno che uno ha, la sfida delle sfide da fare una volta nella vita per togliersi lo “sfizio” ma soprattutto per dimostrare solo a se stessi che si poteva fare. Che basta volere. E lo “Stoneman extreme triathlon” che il 9 luglio si correrà in Valcamonica  tra lago d’Iseo, Ponte di Legno, Gavia, Mortirolo e Passo Paradiso nasce un po’ così, su questo filone. E’ il sogno nel cassetto di chi almeno una volta nella vita ci voleva provare, lo sfizio di chi voleva mettere in bacheca una gara estrema e ha pensato di organizzarsela da sè, dalle sue parti. “Tutto vero- racconta l’organizzatore Francesco Uberto, 41 anni imprenditore, triatleta con diversi Ironman alle spalle- Il mio sogno è sempre stato correre un Norseman ma non ci sono mai riuscito per tanti motivi e così ho pensato di organizzarlo dalle mie parti per correrlo  con alcuni miei amici…”. E, ironia della sorte,  per il momento il sogno resterà tale. Perchè lo Stoneman Extreme triathlon le cui iscrizioni aprono oggi (www.stonemanxtri.com) gli è ovviamenete un po’ sfuggito di mano. E da gara goliardica che doveva essere è diventato un evento a tutti gli effetti che ha bisogno di cure ed attenzioni. Altro che correre…”Sì l’idea era quella, poi ho capito subito che se mi ocupavo di organizzarlo non avrei potuto partecipare- spiega Uberto- Ma va bene così. L’importante è essere risuciti a fare un evento che avevamo in testa e che servirà anche a far conoscere queste zone che sembrano essere fatte apposta per gare del genere”. Organizzato dalla “DGG” di Brescia con l’aiuto della società bresciana di triathlon “Zerotrenta” lo StonemanTri ricalca nello stile le gare di triathlon estremo che si svolgono nel Nord Europa. Partenza su una chiatta che porterà tutti gli atleti in mezzo al lago di Iseo tra Sulzano e Peschiera Miraglio per 4 chilometri di nuoto fino a Marone. Da qui via in bici sulle strade della Valcamonica tra Edolo, POnte di legno, Monno con due salite che da brividi che hanno fatto la storia del ciclismo come il Gavia e il Mortirolo. E infine la maratona da Ponte di Legno correndo a mezza costa sull’Adamello poi in Val Sozzine per salire al Tonale e quindi attraerso al salita del “cantiere” fino al Passo Paradiso dove sarà l’arrivo. Gara tosta, non c’è neppure bisogno di scriverlo. Gara tosta ma affascinante proprio per questo e perchè la Valcamonica è il teatro perfetto per far fatica. “Quello che abbiamo voluto regalare a chi verrà a correre- spiega Uberto- è una sfida da ricordare,  di alta qualità tecnica e speriamo organizzativa. Chi verrà a correre lo Stoneman non dovrà preoccuparsi di nulla se non di divertirsi e arrivare al traguardo. Quanti iscritti ci saranno? Noi chiuderemo questa prima edizione a 250 ma terremo pettorali disponibili per gli elite. Non faccio annunci ma avremo delle sorprese e al via ci sarà anche uno degli ironman italiani più forti e famosi. E non sarà l’unica sorpresa, ce ne sarà anche una al traguardo ma per ora è top secret..”