Annemiek-van-vleuten-1315867586_croppedPrima un sospiro di sollievo, quando dai tweet di alcuni responsabili della nazionale olandese, si è saputo che Annemiek van Vleuten , che ieri era al comando della gara femminile olimpica dopo la terribile caduta non rischiava la vita. Dopo la corsa in ospedale la ragazza della Orica, che a Rio era alla sua seconda olimpiade e che nel 2011 ha vinto la coppa del mondo, era lucida e cosciente e sembrava che quel volo che tanto aveva ricordato la caduta del belga Wouter Weilandt si fosse fortunatamente risolto solo con un grande spavento. Poi però la situazione clinica si è lentamente chiarita nella sua drammaticità L’olandese che è ricoverata in terapia intensiva in un ospedale di Rio sembra aver subito danni alla spina dorsale. Si parla di tre piccole fratture anche se non si capisce ancora quale potranno essere le conseguenze. Per i medici le condizioni di Annemiek sono stabili. Poi le parole della stessa atleta, piene di speranza: “Ora sono in ospedale con alcune lesioni e fratture, ma andrà tutto bene. Più di ogni altra cosa sono molto dispiaciuta dopo aver disputato la miglior gara della mia carriera”. I Ed ora tutti a discutere sulla pericolosità di una discesa assurda che non si doveva fare. Una discesa  non degna di una gara olimpica, ma non degna in assoluto. Viene da chiedersi perchè , visto che si fa tanto parlare di sicurezza, poi ci sia chi dà il via libera ad un percorso così.  Era  andata più o meno bene agli uomini,  a Porte, a HenauNibali che se l’è cavata con un doppia frattura alla clavicola. E’ stato un miracolo che Annemiek Van Vleuten non ci abbia lasciato la pelle. Però ora rischia di pagare un prezzo altissimo.