astori-fiorentina-settembre-2016Il mondo del calcio renderà onore alla memoria di Davide Astori.  Domenica scorsa si è fermato ora si riprenderà a giocare come è giusto che sia. Però val la pena di  leggere con attenzione le parole dette poche ore dopo la sua morte dal professor Filippo Crea, direttore del Dipartimento scienze cardio-vascolari del Policlinico Gemelli: “Quello di Davide Astori è un caso di morte improvvisa che purtroppo può verificarsi anche in osservazione di tutte le procedure di controllo- aveva spiegato – Presumere di poter prevenire tutte le morti improvvise è ipocrita e improponibile. L’unica arma di prevenzione in questo caso, è costituita dai defibrillatori moderni di cui ci si dovrebbe dotare in modo sempre più capillare”. Quindi più una sfida tecnologia e logistica che scientifica. “La medicina dello sport in Italia funziona in maniera eccellente ed è invidiata da molti Paesi- aveva continuato Crea- La morte improvvisa non sempre è prevedibile e quando arriva l’unico modo per risolverla, ed è risolvibile, è il defibrillatore. Quelli intelligenti che abbiamo oggi andrebbero messi in ogni angolo. In prospettiva ognuno di noi dovrebbe avere il suo in tasca e a tal proposito ci sono studi in corso per trasformare il cellulare in un defibrillatore”. Molto si è fatto in questa direzione anche grazie a una legge firmata dal ministro dello sport Luca Lotti nel luglio scorso che rende obbligatori i defribrillatori in tutti gli impianti sportivi, per le manifestazioni e le gare amatoriali e anche per le società dilettantistiche. Ma proprio in virtù dell’appello del professor Crea più defibrillatori ci sono in circolazione più alta è la probabilità che le morti improvvise possano essere evitate. E allora l’idea che qualcuno potrebbe proporre, penso alla Federazione, alla Lega Calcio all’Associazione calciatori potrebbe essere quella di devolvere parte dell’incasso delle partite della prossima giornata di Serie A per l’acquisto di defribillatori da donare a tutto il mondo dello sport. Non so se tecnicamente si possa fare ma sarebbe un bel modo per ricordare concretamente il capitano della Viola.