Che poi è un attimo: si decide e si va. Cosa saranno mai trecento chilometri e spiccioli? Cosa saranno mai il Turchino, la Cipressa e il Poggio dopo aver pedalato dall’alba, dopo aver passato pianure e Appennini? Cosa sarà mai la Milano-Sanremo? Già, cosa sarà mai? Ce ne sono tante di Milano-Sanremo, ognuno pedala la sua ma “L’ultima ruota” . organizzata  dall’Ora Blu di Bollate che partirà il 23 febbraio da piazza XXIV Maggio a Milano “Sarà il modo per portare al Festival le voci degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo che stanno vivendo un momento drammatico più di quanto appare- spiegava pochi giorni a Radio 24  Rita Pelusio, attrice e tra le organizzatori della ciclostaffetta-  Non so se riusciremo ad entrare all’Ariston ma questa è comunque un’idea che ci permetterà di far conoscere le istanze di un mondo che con il lockdown non ha più lavorato…”. Il teatro è  poesia, la bici anche. Quindi non è casuale che si scelga di pedalare per andare a Sanremo per ricordare a tutti che c’è un mondo che fa cultura e che rischia di scomparire. Un mondo che non sono solo le grandi compagnie, le grandi produzioni, le tv per cui sono stati pensati ristori e protocolli.  E’ un  mondo che vive e lavora nei piccoli teatri comunali e di provincia che è stato completamente ignorato e dimenticato. Si parte il 23 e si arriva il 2 marzo. Sei giorni di viaggio  facendo tappa in piazze, luoghi di cultura, scuole, musei e teatri. Sei giorni di fatica in cui gli ambasciatori dell’Ultima Ruota raccoglieranno le voci e gli scritti di chi, come loro, naviga in acque agitate e fatica a ritrovare la rotta. “Abbiamo scelto la bici perchè è la  metafora del nostro mestiere- spiega Rita Pelusio–  un catalizzatore sociale che scandirà il nostro procedere. Ma nessuno deve arrivare primo, dobbiamo arrivare tutti insieme perchè la nostra è un’industria culturale che produce economia e va ripensata. Esistono anche le piccole compagnie e le compagnie indipendenti che chiedono di essere considerate e per cui vanno trovate soluzioni”.  Così si sale in sella  per una pedalata che ha un valore poetico ma anche politico, che cerca un orizzonte che da un po’ si è perso, che difende diritti e dignità, che ricorda  quanto la Cultura sia un bene necessario nella crescita civile di un Paese. Da Milano a Sanremo. Che poi è un attimo…