“La nostra esclusione è una vera infamia sportiva, una vergogna…” Non usa mezze parole Gianni Savio team manager dell’Androni Giocattoli Sidermec, esclusa dalle tre wild-card per il prossimo Giro d’Italia, assegnate ad altri tre squadre italiane, la  Bardiani Csf Faizanè, la Eolo-Kometa Cycling Team e la Vini Zabù.  Scelta quella degli organizzatori che pesa non poco sulla prospettiva di una squadra come l’Androni che fa della vetrina del Giro il momento fondamentale della propria stagione in relazione alla visibilità mediatica dei suoi sponsor. «La nostra squadra ha sempre onorato il Giro d’Italia- spiega Savio in un comunicato- e  nella scorsa stagione non ci siamo limitati ad animare la corsa, ma abbiamo come sempre corso per vincere e abbiamo portato due corridori sul podio finale, vincitori di due delle classifiche generali. A questo punto  ci sfuggono quali siano i criteri di assegnazione delle wild card, perchè riteniamo inspiegabile la nostra esclusione con una decisione che, pur tenendo conto degli interessi economico-politici, vede completamente annientati i principi sportivi, etici e morali». La Androni, negli ultimi quattro anni, è risultata la miglior squadra Professional italiana nel ranking mondiale Uci, nell’Europa Tour Uci e nella  Ciclismo Cup, dove, per tre stagioni consecutive, ha conquistato il titolo di Campioni Italiani a squadre superato, lo scorso anno, solo dalla Uae, squadra World Tour. ” E anche per questa stagione abbiamo allestito o una squadra competitiva- conclude Savio-  in linea con il progetto giovani, che negli ultimi anni ci ha permesso di lanciare nel World Tour corridori come Ballerini, Vendrame, Cattaneo, Masnada, Sosa ed Egan Bernal. Abbiamo ingaggiato giovani di grande talento come il colombiano Santiago Umba, lo sloveno Jerman Ziga e l’ucraino Andrii Ponomar confermando confermato corridori che hanno ottenuto i migliori risultati lo scorso anno».