Quattro anni fa nel velodromo di Saint-Quentin-en-Yvelines dalle sue parti nell’Haute de France aveva stabilito il record dell’ora pedalando per 22 chilometri e 547 metri che a 105 anni è un bell’andare. Proprio nel giorno del suo compleanno aveva chiesto a figli e nipoti di non perdere tempo con torte e candeline ma di accompagnarlo in pista perchè il record sarebbe stato il regalo più bello. Detto fatto.  Robert Marchand da ieri non pedala più. Serenamente ha salutato tutti  a 109 anni dopo una vita vissuta in movimento forte del suo motto “non bisogna mai fermarsi…”. E così ha fatto fino all’ultimo, fino a pochi mesi fa quando ha scritto al suo presidente Emmanuel Macron perchè togliesse i divieti che impedivano ai ciclisti francesi di tornare in strada ad allenarsi.  Non aveva nessuna paura di morire, temeva solo la malattia o un paralisi che gli avrebbe impedito di muoversi in libertà. Ma più che altro di gli avrebbe impedito di pedalare, cosa che faceva ancora con regolarità. La sua ultima impresa pre-Covid, datata 26 novembre 2018, sono stati infatti  i 15 chilometri percorsi per festeggiare il suo il 107 compleanno. Nato il 26 novembre 1911 ad Amiens,  Marchand si è preso una grande rivincita dopo aver rinunciato, all’età di 20 anni, a una carriera di ciclista professionista. Una scelta difficile e arrivata su consiglio dei medici che dubitavano delle sue capacità da professionista vista l’esile corporatura, appena 1 metro e 50 d’altezza, e la fragile muscolatura. Per questo non è tornato in bicicletta fino a quando non ha superato i sessant’anni quando ha deciso di riscattare quella scelta sbagliata e di riprendere quel sogno interrotto. Negli ultimi anni aveva stabilito il record dell’ora per gli over 100 e poi per gli over 105, e ha vinto il titolo di campione del mondo di ciclismo su strada per gli over 105. Il tutto sempre con la maglia gialla e viola de l’Ardèchoise, la popolare squadra locale che lo aveva adottato. Centonove anni di una vita che attraversa due secoli,  due guerre mondiali  e diversi continenti dall’Europa al Venezuela al Canada sono sempre una storia da raccontare. Ma quella di Marchand è un capitolo a parte: pompiere, coltivatore di canna da zucchero,  commerciante di vini ,  giardiniere nella sua esistenza ha fatto un po’ di tutto impegnandosi anche in politica nel partito comunista del suo paese. Negli ultimi anni si era dato una calmata ma senza fermarsi perchè la passione per la bici non si è mai sopita anche se, negli ultimi anni, complice la perdita dell’udito che rendeva pericoloso uscire in strada, si allenava sui rulli in casa. Nessun dubbio sul segreto della sua longevità: ” Faccio sport senza mai fermarmi- ripeteva come un mantra-  mangio molta frutta e verdura, bevo caffè ma non troppo e non fumo. Alcol? Il giusto…”.  Al piano terra di una piccola palazzina a Mitry-Mory  dove viveva, nel suo piccolo appartamento perfettamente ordinato restano un letto, una bici da strada posizionata all’ingresso,  dei rulli, le foto delle sue imprese appese alle  pareti e, sugli scaffali,  una TV,  libri, e i suoi registri di allenamento: Non sono un fenomeno- è il suo testamento-Quando raggiungi più di cento anni non  devi essere essere sciocco! Devi sapere come calmarti nella vita e non superare i tuoi limiti…”.