Venerdì cominciano i Giochi e non tira un’aria buona in Giappone. Tensione che si aggiunge al fatto che a Tokyo si continuano a fare i conti una pandemia che non retrocede e con un numero di vaccini decisamente basso. Ed è perciò che è scattato un nuovo allarme alla notizia del primo positivo all’interno del villaggio olimpico su cui non sono state fornite informazioni anche se la stampa nipponica parla di una persona di 60 anni all’interno della delegazione nigeriana. Gli organizzatori hanno inoltre fatto sapere che altre 14 persone in qualche modo legate alle Olimpiadi sono risultate positive. Non si tratta di atleti, ma di cinque membri dell’organizzazione, sette lavoratori e due giornalisti. Numero insomma gestibili e che non spengono l’entusiasmo di Thomas Bach. «Vedete il sorriso nei miei occhi?- a detto in avvio della sua prima conferenza stampa a il numero uno dello sport mondiale- il Giappone deve avere fiducia…”. Il giorno dopo la sua visita a Hiroshima, il 67enne dirigente tedesco, ex campione di scherma, ha tenuto a precisare che, dal 1° luglio, sono arrivate a Tokyo 15.000 persone e che, su questo totale, «15 persone sono risultate positive al loro arrivo o durante gli screening. Le persone interessate sono state isolate e sono stati individuati i contatti stretti. Il popolo giapponese può dunque stare tranquillo». Bach ha anche svelato che, per compensare l’assenza di spettatori alla cerimonia d’apertura o alle gare, saranno trasmessi dagli altoparlanti applausi registrati. I tifosi di tutto il mondo, poi, sono stati invitati a riprodurre dei video di incitamento di sei secondi da trasmettere poi negli impianti.