Capita di bucare andando in bici. E capita anche che la pompa che prudentemente ti sei portato appresso e dovrebbe cavarti dai guai, nel bel mezzo di un pomeriggio a quasi 40 gradi, decida di non funzionare più. Fine. La camera d’aria nuova c’è, le levette per togliere il copertoncino pure ma senza una pompa che funzioni non resta che affidarsi alla buona sorte aspettando un ciclista che passi e ne abbia una da prestarti. Ma è l’ora di pranzo e non passa nessuno finchè un automobilista di buon cuore rallenta e si affianca per chiedere se  serve aiuto:  “No , la pompa non ce l’ho ma  Cassinetta di Lugagnano c’è una stazione di soccorso per ciclisti, è un totem che ha messo il Comune, lì trova tutto…”. Meno di un chilometro e proprio nella piazza principale di questo paesino tra i  Navigli del Parco Agricolo sud Milano, il totem c’è. E lì per dare una mano a chi pedala: cacciaviti, chiave a pappagallo, brugole, pompa tutto legato con cavi d’acciaio a prova di ladro  e ( si spera) a prova di vandalo. E’ un attimo gonfiare e ripartire. Bella l’idea del totem aiuta-ciclisti. Bella indipendentemente che sia venuta al sindaco Domenico Finiguerra o a chi per lui,  perchè è un atto di gentilezza verso chi pedala, un piccolo segno di civiltà, un ottimo biglietto da visita ma soprattutto un segnale concreto a fronte di tante chiacchiere che spesso si fanno in tema di  ciclabilità, mobilità dolce e giù di lì. Chi va in bici lo sa:  spesso ci si ritrova a pedalare su percorsi dimenticati e abbandonati e basta continuare in bici per qualche chilometro da Cassinetta verso Albairate per toccare con mano in che condizioni di degrado è la ciclabile che dal paese dovrebbe portare verso la stazione ferroviaria. Spesso va così.  Le amministrazioni spendono soldi per costruire le piste poi se ne disinteressano lasciando che degradino  tra erbacce, rifiuti e transenne che vanno a pezzi. Chissà perchè le strade si asfaltano, si riasfaltano, si tengono in ordine con la segnaletica e le ciclabili invece no…Ecco che allora un totem per aiutare i ciclisti nella piazza di un paese attraversato da una ciclabile diventa un segnale importante che vale ovviamente più di una pompa o di una brugola. E’ un segno di cultura che va ad aggiungersi ai tanti che in questi anni con certosina pazienza stanno provando a spiegare a un mondo che pensa a motore che andare in bici non è solo uno “sfizio” o una moda da “fissati” ma anche uno stile di vita, di muoversi, di viaggiare e di lavorare, Vale tutto. Valgono i cartelli sempre più frequenti sulle strade che avvisano della presenza dei ciclisti; valgono le sempre più gettonate vacanze in bici con i sempre più numerosi tour operator che le propongono; valgono l’Eroica di Giancarlo Brocci e la  Maratona delle Dolomiti di Mikil Costa,  ma anche tante altre bisogna dirlo, che si battono per  un’altra dimensione di ciclismo più partecipato e meno competitivo, meno esasperato, capace di stemperare le tensioni e  di calmare gli animi. Vale anche il totem nella piazza di Cassinetta di Lugagnano. E non solo perchè ti toglie dai guai se buchi.