L’inaugurazione di una  nuova pista d’atletica è sempre una bella notizia. E’ bello l’azzurro che la colora, sono belle le linee che partono larghe  e,  in prospettiva, sembrano unirsi quasi a toccarsi in un abbraccio. E’ bella perchè dà un senso di libertà come lo sport che, tra le tante cose, rende più liberi. E’ bella, così bella, che fa venire voglia di correre, di provarci, fa venir voglia di stare insieme, di ritrovarsi lì per giocare, sfidarsi, senza neppure darsi appuntamento. Come si faceva tanti anni fa, quando il tam tam non correva sulle messaggerie di telefonini ma cominciava sui banchi di scuola prima della campanella, passava da citofoni delle case e finiva a raccattarsi tra i cortili finchè gli strilli di qualche mamma dal balcone riportava tutti a casa sudati, sporchi e spesso “ammaccati”. Ed è bello che stamattina a Milano a inaugurare il “Campo 7”,  la nuova pista di atletica aperta a tutti realizzata nel piazzale dello Sport di fianco a San Siro, ci sia andato Filippo Tortu,  insieme con duecento bambini delle scuole elementari della città. Erano lì  per sostenere un progetto patrocinato dal Comune di Milano e realizzato dalla società di investimenti immobiliari Hines, nell’ambito della collaborazione avviata con Fidal Lombardia attraverso un intervento di urbanistica tattica, che ha permesso di riqualificare l’area, da tempo inutilizzata, e di trasformarla in un vero e proprio centro sportivo di atletica all’aperto che resterà a disposizione delle scuole e dei cittadini del quartiere per un anno. Il campione olimpico azzurro va forte in pista ma anche fuori perchè fa ciò che deve fare un campione cioè dà l’esempio, coinvolge i giovani, si presta a promuovere lo sport come pratica agonistica ma anche come indispensabile momento di crescita e socialità soprattutto nei quartieri più difficili delle città. Una pista d’atletica, ovunque essa sia, mette insieme tutte queste cose. Per questo quando se ne inaugura una è sempre una bella notizia.