Poche ore ormai al via di NOVA Eroica Buonconvento che fino a domani offrirà la scenografia alla passione di circa 1.500 ciclisti in arrivo da tutta Italia e da diversi Paesi al mondo. Al via oggi sulla distanza media di 90 chilometri isieme con Alessandro Ballan e Giovanni Visconti ci sarà anche Vincenzo Nibali. Il terzetto Nibali, Ballan e Visconti, dunque, costituirà un elemento di forte attrattiva per i corridori che avranno la possibilità di pedalare insieme ad ex corridori professionisti che in attività hanno fatto sognare milioni di appassionati. Per Nibali, che da professionista ha già corso le Strade Bianche, è la prima volta all’Eroica ma in realtà è la prima volta nel mondo di Eroica,  l’unica sfida capace, quasi per magia, di riportare tra gli eroi “normali” anche campioni che hanno scritto la storia di uno sport che proprio su queste strade racconta e ha raccontato le imprese più grandi: “Sono qui perchè mi ha coinvolto Alessandro (Ballan) ma sono qui soprattutto perchè ero curioso di capire cosa fosse questo evento che avevo sempre visto u po’ da lontano ma che mi ha sempre affascinato- Racconta Nibali- Mi piacciono la semplicità e la genuinità di questo ambiente, c’è il giusto agonismo ma si coglie la voglia di stare insieme”. Il campione siciliano, che lo scorso hanno ha detto addio alla sua attività da professionista, dopo diciotto stagioni intense, corse al massimo, nelle quali ha vinto quasi tutto, ha aperto un nuovo capitolo della sua vita che lo vede recuperare un tempo che negli anni passati la bici gli portava via:  “La bici rimane la mia grande passione e il mio pane quotidiano, così come la voglia di cimentarmi ancora in qualche competizione ma non a pieno regime- spiega- ma il professionismo sinceramente non mi manca. E stato un lavoro che ho fatto con sacrificio e passione ma per tutti questi anni ho come vissuto in apnea. Ora ci sono la mia famiglia,  un figlio in arrivo e qualche manifestazione come la Cape Epic e la Hero che ho corso con la mia prima passione che è sempre stata la moutainbike o come oggi con questa esperienza all’Eroica…”. Correrà i 95 chilometri del percorso medio e sarà una delle prime volte su una bici gravel, la nuova frontiera di un mondo ciclistico che qui a Buonconvento ormai è diventata tradizione, visto che Nova Eroica è alla sua settima edizione. “Ho pedalato qualche chilometro ieri ma sinceramente non conosco il percorso nel dettaglio e non fa differenza- spiega Nibali- Non sono qui per gareggiare ma per godermi una giornata di ciclismo che sarà comuqnue faticosa ma su percorsi che meritano di essere goduti”. La bici quindi resta al centro di una vita a pedali, anche se le prospettive ovviamente cambiano. “La strada resta la mia passione e continuo a pedalare dalle mie parti con gli amici di sempre, professionisti ed ex professionisti- spiega il campione siciliano- Ma ora la bici è anche un altro lavoro che mi porta  a fare il testimonial di alcune aziende e a seguire lo sviluppo di alcuni materiali tecnici che vengono impiegati nel ciclismo”. Stamattina Nova Eroica parte con i suoi tre percorsi di km 130, km 90, con alcuni tratti cronometrati utili a stilare la classifica finale, km 60 di tipo cicloturistico e per assegnare nel  percorso più lungo il titolo di Campione Nazionale Gravel ACSI.  Un dolce pedalare tra le crete senesi, su quelle strade bianche che qui sono nate e che proprio all’Eroica devono la giusta riconoscenza, in una tranquillità e in una pace che fa quasi dimenticare quanto i ciclisti debbano “combattere” sulle strade di tutti i giorni: “La bici è meravigliosa ma la sicurezza resta un problema in Italia più che all’estero- spiega Nibali-  Molto si sta facendo in questa direzione ma molto resta da fare sia a livello di strutture sia a livello di cultura e rispetto nei confronti di chi pedala. Le ciclabili ora cominciano ad esserci ma spesso non sono ben tenute e c’è troppa condfuzione su chi le usa: a volte si incontrano mezzi a motore, pedoni , gente che corre…Servirebbero regole. E poi c’è la brucrazia che frena i progetti, Tempo fa una nota azienda del settore ciclistico si era offerta di mettere a posto alcune ciclabili con progetti di manutenzione simili a quelli che sposnsarizzano le aziende per il rifacimento di rotatorie ed aiuole ma ha trovatoi solo intoppi. E non se n’è fatto niente…”