C’è un “dazio” che, a torto,  l’Eroica paga. Nell’immaginario di molti questa grande avventura ciclistica che da Gaiole in Chianti sta conquistando il mondo, che quest’anno  è sbarcata anche a Cuba, che è la costola da cui sono nate le Strade Bianche viene infatti vissuta come una sfida “antica” , un amarcord del ciclismo che fu dove ogni anno si ritrovano nostalgici un po’ fissati e un po’ avanti con l’età.  Basta andarci una sola volta per rendersi conto che così non è. Che l’Eroica ha invece indicato una via nuova e moderna ad un ciclismo amatoriale  (e non solo) che negli ultimi anni si è perso in manifestazioni che altro non sono se non la copia sbiadita delle gare dei professionisti. Un “vorrei ma non posso”, quello sì fuori tempo.  Ma c’è di più.  Ora  a fugare ogni dubbio su cosa sia diventato quel variegato contenitore di ciclismo che è oggi Eroica, arrivano i giovani. E che giovani.  Dal 18 al 21 aprile infatti “Eroica Juniores” mette il suo marchio d’origine sull’agonismo della più bella gioventù, quello dei campioni che verranno. Sarà infatti la seconda tappa della Coppa delle Nazioni Uci,  inaugurata domenica scorsa con la Parigi – Roubaix junior, che è la sfida più prestigiosa ed importante del calendario mondiale della categoria. Sulle pietre hanno vinto i ragazzi della nazionale di Slovenia che ha realizzato una clamorosa “doppietta” con Jakob Omrzel ed Erazem Valjavec che partono favoriti anche la prossima settimana da Punta Ala, a Grosseto, dove è fissato il via della quattro giorni di Eroica Juniores. Si comincia con la cronometro a squadre di 22 chilometri con arrivo a Castiglione della Pescaia e con una gara in linea di 68 chilometri da Castiglione della Pescaia (GR) a Castiglione della Pescaia (GR). Il venerdì 19 aprile, la carovana approderà in provincia di Siena per una tappa di 110 chilometri che da Cinigiano (GR) porterà a Siena con arrivo in piazza del Campo, sabato 20 aprile da Siena la tappa porterà i corridori a Montevarchi (AR) e domenica 21 aprile l’ultima tappa, da Siena a Chiusdino (SI). La lista delle squadre iscritte racconta di una corsa mondiale: parteciperanno infatti ben 18 squadre nazionali, 7 squadre di club straniere, 1 squadra di club italiana e 3 rappresentative regionali per un totale di 176 corridori. Lo scorso anno vinse il norvegese Jorgen Nordhagen, uno dei fuoriclasse a pedali già ora nell’orbita dei corridori professionisti. Ovviamente al via sono attesi anche gli azzurri che sono Andrea Bessega, Andrea Donati, Andrea Montagner, Mattia Proietti Gagliardoni, Giacomo Rosato, Stefano Viezzi, campione del mondo ciclocross e che proprio per preparare questa Coppa delle Nazioni hanno passato tre giorni di ritiro sulle strade della corsa: “Puntiamo alla cronosquadre iniziale e poi faremo in modo di mettere ogni corridore nelle condizioni migliori per giocare al meglio le proprie opportunità- spiega il ct del team Italia Dino Savoldi– Probabilmente le squadre più forti saranno la Slovenia, la Norvegia, gli Stati Uniti, Auto Eder e Ag2R ma anche noi guardiamo al podio…”. Sarà sfida tosta e ovviamente anche un po’ Eroica che servirà a tracciare un po’ lo stato dell’arte del ciclismo che verrà e a ribadire i valori che le strade di queste parti promuovono e conservano. Uno su tutti che cancella in un amen anche tanti luoghi comuni sui ragazzi di oggi spesso raccontati come incapaci di sacrifici e sofferenza: “La gioventù più bella è quella che nel 2024 sceglie di fare grande fatica – spiega Giancarlo Brocci, ideatore de L’Eroica – Noi siamo qui a proporre la nostra unicità, con strade bianche salvaguardate e con l’idea di aver riportato la bici da strada fuori dall’asfalto. In questa direzione e con questo spirito è andata la scelta di Eroica Juniores Coppa delle Nazioni, per la quale già dall’anno scorso, per la prima volta tenuta in Italia, abbiamo ricevuto molti complimenti per la più bella manifestazione annuale riservata a questa categoria”. E se c’era un dazio da pagare, adesso non c’è più..