Podisti pronti al decollo. Correre a mezzanotte sulla pista di atterraggio dell’aeroporto milanese di Linate, sembra una follia e forse lo è: però vuoi mettere? Sembra una follia e invece sarà una esperienza che porta il running verso nuove storie e nuove esperienze di quelle che vanno raccontate e che fanno dire «io c’ero…». La Milano-Linate runway run è una gara non competitiva di 10 chilometri organizzata da Followyourpassion in collaborazione con Sea che andrà in scena nella notte tra venerdi 21 e sabato 22 giugno sulle note e con le voci di DiscoRadio. Un nuovo modo di intendere la corsa e forse anche un po’ lo sport, meno pratica strettamente agonistica, legata a tempi e prestazioni, ma più evento capace di far vivere nuove esperienze e di raccogliere appassionati. Correre a mezzanotte sulla pista di un aeroporto infatti non è solo uno sfizio, ma un’avventura che potrebbe diventare presto una moda com’è diventata la corsa oggi. C’erano una volta le corse di fatica e ci sono ancora ma tutto intorno c’è un mondo che ha voglia di muoversi e di divertirsi, di avvicinarsi allo sport solo per star bene e per socializzare. Una nuova ondata di praticanti che gli organizzatori provano ad intercettare. Così la corsa è diventata un contenitore di tutto o quasi.
Si corre all’alba nelle città, si corre di notte. Si corre sui grattacieli, con i cani al guinzaglio, alla ricerca dell’anima gemella, si corre per colorarsi, vestendosi da babbi natale, in qualche città americana si corre nudi, si corre inseguendo il sole di mezzanotte o l’aurora boreale. Si corre in staffetta, per raccogliere fondi, per sostenere buone (ottime) cause. Si corre con i tacchi, con le ciaspole, si corre sfidando gli ostacoli, sui trampolini dove saltano gli sciatori, arrampicandosi sui muri o penzolando sulle corde. C’è anche chi «retrocorre», ma quello forse è un altro sport. Correre in un aeroporto internazionale però mai. E venerdì 21 giugno ci si potrà provare. Dieci chilometri ma l’emozione sarà diversa. Perchè correre sulla pista di atterraggio del Forlanini illuminato dalle luci che di solito guidano i jet al decollo non capita sempre. Si spengono i motori e, dopo aver fatto un regolare check-in all’interno dello scalo che anticiperà le necessarie operazioni d’imbarco, i runner scenderanno in pista. Il programma è già fissato, esattamente come quando si parte per un viaggio. Ci si iscrive sul sito di Followyourpassion scegliendo tra tre classi (economy, business e first class); si arriva al Forlanini nella prima serata di venerdì; si ritira la carta di imbarco nell’area check-in dedicata e, dopo i necessari controlli sotto i metal detector, si raggiunge il «gate» della gara per accedere poi all’hangar per ritirare il pettorale e prepararsi al «decollo».