Otto ore su e giù per le scale di Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia, per raccogliere fondi ed aiutare a combattere la Sla. Fabrizio Amicabile, 64anni, mantovano di Ponti sul Mincio è un ultrarunner che mette la solidarietà al primo posto nelle sue imprese. Da sempre. Venerdì proverà a “scalare” il Pirellone con l’obiettivo salire (e scendere) fino a 32mila gradini che serviranno a raccogliere fondi con un crowfounding legato alla “Vertical Run for Charity” già attivo sulla piattaforma “Gofundme”. Tutto il ricavato sarà devoluto a tre realtà bresciane: l’Associazione Bambino Emopatico (ABE), l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (AISLA) e l’Associazione «Saveriocrea» Onlus. Il progetto, sostenuto dal Consiglio regionale della Lombardia, ha l’obiettivo di dare una mano a chi quotidianamente opera nella lotta alla  Sla,  nel sostegno ai bambini emopatici e ai bambini con la malattia di Pompe, una patologia genetica rara che costringe chi ne è affetto a vivere collegato a macchinari per respirare e mangiare e per finanziare la ricerca scientifica per dare speranze di una vita più lunga e migliore a chi è affetto dalle malattie metaboliche rare con il progetto #raricomefranci. Amicabile ha avuto un’infanzia difficile: dopo una caduta da bambino si è ammalato di epilessia  e le crisi continue hanno segnato la sua infanzia e la sua adolescenza. La corsa in questo senso lo ha aiutato parecchio sia dal punto di vista fisico, sia da quello della socialità. Dalle corse di paese è passato alle medie distanze, poi a sfide più impegnative, a maratone, ultra maratone e anche con qualche record come quello he lo ha vsto completare il giro del lago di Garda, quasi 150 km, in 17 ore e 43 minuti. Ma, se in un certo senso la corsa gli aveva “salvato la vita”, la necessità era quella dare un senso solidale alla sua passione. Così Amicabile ha iniziato a correre più per gli altri che per se stesso. Ne 1998 ha partecipato alla staffetta Roma-Verona per raccogliere fondi per i cardio trapiantati; nel 2014 alla Peschiera- Roma, 450 chilometri in 73 ore per sensibilizzare su prevenzione e ricerca della Sla; cinque anni dopo ha corso la Verona-Parigi in 17 giorni con l’intento di raccogliere fondi in favore della ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica. Nell’estate del 2023 ha partecipato alla staffetta Agrigento-Venezia, 1800 km in 35 tappe per sensibilizzare e accendere i riflettori sui malati di sclerosi e sulle difficoltà incontrate dalle loro famiglie. «Io mi sento una persona fortunata – spiega- Ho iniziato la vita in modo difficile ma sono stato graziato e quando corro penso a chi non può fare quello che faccio io, per questo mi viene naturale correre per gli altri. Per me correre per sensibilizzare sui problemi dei malati è diventato normale, le malattie pretendono determinazione e la presa in carico da parte di tutta la società».  Spera che questa Vertical Run sul Pirellone diventi un appuntamento fisso: lui venerdì proverà a salire quanti più gradini possibile nelle otto ore di corsa stabilendo un primo «record» da battere che sarà certificato da un notaio. “E questo darà l’occasione a chiunque volesse battermi nei prossimi anni di raccogliere altri fondi per la ricerca…”