Chissà cosa scatta nella testa di un amatore che fa sport. Chissà qual è la molla che lo porta a doparsi. Chissà se a 40 anni vale la pena di mettersi a rischio per una vittoria nel trofeo “pincopallo” che magari esiste pure. Tenendo conto ( ma non è una giustificazione per i professionisti) che correre, pedalare, faticare per gli amatori dovrebbero essere una pratica di benessere e non un mestiere che permette di campare, le domande restano senza risposte. Il doping tra gli amatori è un nonsenso: chi ama non bara. Però c’è. E sempre di più  come  conferma il rapporto della […]