Non ricordo con precisione forse perchè oltre a mani, piedi e cuore mi si era congelato anche il cervello. Ma negli ultimi anni ho corso la Maratona di Firenze tre volte e ho sempre trovato pioggia e freddo. Tanto freddo. Lo scorso anno addirittura una tormenta che poi in serata è diventata  neve e ha intrappolato tutti quelli che rientravano sul tratto appenninico dell’Autosole. Insomma un delirio tra gambe doloranti, gli annunci-meteo sempre più inquitanti di Isoradio, le catene da montare e il cartello di Roncobilaccio che restava lì, immobile accanto al finestrino della tua auto, a ricordarti che a Milano […]