La ricetta è di quelle facili.  Si prende un ingegnere elettronico, gli si mette  una muta da triathlon e in testa un cappello da chef. Poi si aggiungono  un pizzico di sana follia, una spruzzatina di spensieratezza romana e la voglia di inventarsi qualcosa che possa trasformare la passione in un’ipotesi di lavoro. Si mette tutto in forno a cottura lentissima ed ecco che un’idea diventa una pagina con tanti (ottimi) piatti da godere. Uno sito dei tanti? Uno dei molti in un Paese dove ormai i cuochi  hanno invaso i talk show e pontificano su tutto dal meteo alla politica […]