C’è una città che corre ma non per sport. Corre per andare in ufficio, per prendere il taxi, per non arrivare in ritardo a un appuntamento, per non perdersi il rito dell’happy hour, per andare allo stadio, in Borsa, a fare shopping in Montenapo o alla Scala. Va così. E’ sempre andata così. Tanto che sulla corsa, intesa come fretta, è nato il mito del milanese efficiente, frenetico e anche un po’ esaurito. E chi può raccontarlo al meglio se non un reporter che con la corsa ha un rapporto assolutamente privilegiato? Michele Tusino, 49 anni d’origine pugliese ma nato […]