L’Italia si ipoteca anche lo stipendio

Sette anni di recessione e la cura di sole tasse imposta a famiglie e imprese dai palazzi del potere hanno spinto l’Italia sul lastrico. Più di un italiano su quattro, quando cerca di ottenere un prestito personale, è ormai costretto a ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio, vale a dire della riduzione del proprio salario in una quota massima del 20%: il reddito di chi  tenta questa strada è di norma di poco superiore a 1.600 euro. Il dato, che mal si sposa con il ritornello con cui il sistema bancario e la sua lobby sostiene che il flusso […]

  

L’«eBay del credito» e un’Italia da Terzo Mondo

Da un paio di mesi è pienamente operativo anche in Italia, Aztec Money, una piattaforma web che consente alle piccole e medie imprese di cedere i propri crediti esclusivamente online. Il sistema è semplice: un’azienda si iscrive, la richiesta viene sottoposta a scrutinio in poco tempo e dal momento dell’ok può immediatamente cominciare a caricare sul sito web le fatture commerciali che intende cedere. Le condizioni sono poche: l’importo deve essere uguale o superiore a 50.000 dollari Usa (38.000 euro), il bene o il servizio devono essere stati già consegnati o in via di consegna e il pagamento deve essere […]

  

L’esperto: «Berlusconi è un grande leader»

Per ricostruire l’Italia dalle macerie lasciate dalla crisi e dal governo Monti serve un «visionario, un leader capace di vedere il futuro e che sappia rendere questo futuro tangibile alle persone». A dirlo è Giampaolo Rossi, direttore generale di Adexia ed esperto di formazione di executive team aziendali, che giudica Silvio Berlusconi «un leader straordinario». All’Italia «occorre un piano pluriennale pensato per trasferire alle persone la consapevolezza che ci si è avviati sulla strada della ripresa e di motivarle a contribuire a questo cambiamento»,  precisa Rossi, con cui proseguiamo la galleria di interviste sul riscatto del nostro Paese avviata con Marianna Vintiadis, numero […]

  

Acquisti al palo, in Italia la casa è in macerie

                    Dopo qualche timido segnale positivo a gennaio e febbraio, il mercato immobiliare residenziale italiano è tornato  in rosso, sia come andamento dei prezzi sia come domanda. Non solo le abitazioni possedute dagli italiani oggi valgono in media il 23,3% in meno di cinque anni fa. Un momento difficilissimo, sia per i proprietari sia per le imprese del settore edile, per il conseguente sostanziale blocco dei cantieri. Ecco perché può essere il momento giusto per decidere di ristrutturare la casa in cui si abita, così da conseguire al contempo due scopi: […]

  

La svolta di Tronchetti e di Marchionne

Nelle quotidiane diatribe politico-finanziarie c’è un aspetto che si dimentica molto facilmente. E non è secondario: tutta la nostra economia si regge sulla produzione. Di beni, non di servizi, giacché questi ultimi diventano fruibili solamente se il sistema economico è in grado di generare redditi. Ad esempio: i servizi di telefonia mobile hanno senso se e solo se c’è un’amplissima domanda che li giustifichi. Senza il commercio di beni prodotti dalle industrie, senza un tessuto industriale una società si riduce al solo soddisfacimento dei bisogni primari, come durante l’epoca feudale. Questa premessa è d’obbligo perché stiamo per parlare di un […]

  

«Ecco come creare un’azienda di successo»

[photopress:italia.jpg,full,centered] La peggiore crisi dal Dopoguerra ad oggi sta falciando le imprese italiane e con esse le possibilità di impiego: secondo l’Istat, considerando disoccupati e sfiduciati, sono 5,7 milioni gli italiani in cerca di un posto lavoro. Un quadro a tinte fosche, davanti al quale è indispensabile essere pronti a reinventarsi, anche diventando imprenditori di se stessi. Dopo la Guida per trovare  lavoro a 18, 25 e 50 anni proseguiamo quindi la galleria di interviste, avviata con il giuslavorista Michele Bignami, «rubando» i segreti per fondare un’azienda di successo a Massimo Mauri. L’imprenditore di 42 anni che, dopo aver fatto esperienza nel mondo […]

  

“Ora basta: la Germania si è messa fuori dall’euro”

[photopress:mazzocchi.jpg,full,centered] Dopo aver ascoltato il parere degli economisti Loretta Napoleoni e Claudio Borghi Aquilini sull’opportunità di tenere in piedi ad ogni costo il tempio dell’euro, diamo qui idealmente voce direttamente alle aziende.  Agli imprenditori italiani, medi e piccoli, che  – rimasti senza ossigeno dopo le tasse del governo Monti e la concorrenza impari della Germania – hanno i bilanci macchiati non più soltanto dal rosso delle perdite ma dal sangue dei suicidi. Lo facciamo con Stefano Mazzocchi, presidente di Cna Servizi, in pratica il “centro di ascolto” degli artigiani italiani. Quanto sta guadagnando la Germania con l’euro? «Molto. Moltissimo. La Germania, avendo […]

  

Bonsai #5 – Il pugno di Moody’s sul calabrone francese

È stato un po’ un fulmine a ciel sereno per i mercati. Moody’s ha tagliato la valutazione della Francia togliendole la «tripla A» (il rating massimo equivalente a un 10 in pagella) e abbassando il giudizio di un gradino a «Aa1». Le prospettive (l’outlook restano negative). Le motivazioni sono, come al solto, sintetiche: L’economia francese ha perso competitività e nel medio periodo le prospettive di crescita risultano meno brillanti che in passato. È venuta meno la certezza di un flusso costante di entrate fiscali perché la crisi ridurrà anche il gettito derivante dalle tasse L’esposizione ai Paesi periferici dell’area euro […]

  

Anche il Mattone va in pausa caffè

[photopress:FONDI.png,full,pp_image] La crisi manda i  signori del mattone in pausa caffè: a fine giugno la raccolta dei fondi immobiliari si è fermata poco oltre quota 1,4 miliardi, a fronte di un volume delle attività prossimo a 42 miliardi (+4,2% rispetto al semestre precedente) e di un patrimonio stabile a 26 miliardi. Numeri che testimoniano una crescita rallentata e che possono essere letti in due modi: difendere il patrimonio è stato certo positivo mentre infuriava la peggiore crisi finanziaria dal Dopoguerra (al 30 giugno le grandi Borse mondiali erano tutte pressoché in rosso rispetto a fine 2011), ma va detto che […]

  

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