occhiPensate mai alla salute dei vostri occhi? Sappiate che anche gli specchi della vostra anima possono essere stressati al rientro dalle vacanze. Come può essere? In effetti, il cambio di clima e il ritorno in ambienti chiusi (scuola e ufficio) dove si permane diverse ore davanti a schermi con luce spesso artificiale, possono favorire la comparsa di sintomi legati alla secchezza oculare. Si parla di disfunzione lacrimale, una condizione frequente che si manifesta a causa della rottura dell’equilibrio fra gli elementi che garantiscono l’omeostasi del sistema di superficie oculare, che dipende da una quantità sufficiente di lacrime, da una composizione e un’architettura regolare del film lacrimale, da una chiusura palpebrale corretta. In poche parole, quali sono i sintomi? Il bruciore serale o il senso di corpo estraneo o di sfregamento e ruvidezza all’ammiccamento, così come la necessità di sbattere gli occhi per migliorare la nitidezza della visione, sono i sintomi tipici della secchezza oculare. Si tratta di avvisaglie che segnalano che il sistema della superficie oculare non riesce più a mantenere l’equilibrio. Come si può intervenire, dunque? Basta prendere qualche accorgimento. “La ripresa della vita quotidiana dopo le vacanze (lavoro, scuola etc) comporta un’esposizione per periodi lunghi ad aria con bassi livelli di umidità relativa, legati al condizionamento spesso forzato dell’aria degli uffici– assicura il Prof. Maurizio Rolando,del Centro Superficie Oculare, IsPre Oftalmica di Genova e membro del Gruppo P.I.C.A.S.S.O.-L’applicazione visiva prolungata, quale quella presente durante il lavoro al computer, soprattutto se legata ad attività che richiedono concentrazione, inibisce la frequenza di ammiccamento che viene così rallentato o del tutto soppresso quando siamo particolarmente attenti in un lavoro impegnativo. Questo comporta un lungo tempo di esposizione dell’occhio all’evaporazione dell’acqua delle lacrime, ma i sali che vi sono contenuti aumentano progressivamente la loro concentrazione, provocando senso di bruciore e dando luogo a fenomeni infiammatori”. Come sempre, però, non si prescinde dall’igiene: “Mantenere gli occhi puliti e ben lubrificati grazie all’utilizzo di sostituti lacrimali fluidi (non appiccicosi) e sempre senza conservanti, è certamente un buon modo per evitare i fenomeni irritativi propri della stagione e ridurre i fastidiosi sintomi di sabbietta o bruciore che li caratterizzano– conclude il Prof. Rolando, che, insieme al Gruppo P.I.C.A.S.S.O. ha proposto un metodo per la gestione del paziente con disfunzione lacrimale.- E’ bene ricordarsi, soprattutto nelle prime fasi dell’utilizzazione degli schermi, di ammiccare regolarmente e bagnare gli occhi con lacrime artificiali, senza aspettare la comparsa del fastidio, perché quando questo si materializza è già segno di un livello significativo di difficoltà e di un processo infiammatorio in atto. Un altro accorgimento per la salute degli occhi è privilegiare un’alimentazione ricca di sostanze antiossidanti, vitamine e Omega 3 ( pesce azzurro, tonno, etc..), sostanze che hanno effetti protettivi sulla superficie oculare e sull’occhio in genere.” La domanda sorge spontanea: “Quali sostituti lacrimali scegliere? Le lacrime artificiali con acido ialuronico sono il top. L’acido ialuronico consente di ricostruire uno spessore del film lacrimale efficiente: è disponibile in farmacia in associazione a molecole come il trealosio, che ha proprietà antiossidanti e protegge la cellula epiteliale dagli insulti provenienti dall’ambiente esterno. In questo modo è possibile migliorare la qualità dell’epitelio e aumentare il beneficio del trattamento.”

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