[photopress:kenia.jpg,full,alignleft]Si è concluso qualche settimana fa il diciannovesimo Discovery Kenia.  Quando si parla di Discovery Kenia non si può non parlare di Gabriele Rosa,  <mister> maratona come lo chiamano tutti.  E’ una sua creatura, è lui che ha inventato questo progetto di campus dedicato ai giovani che negli anni è diventato il punto di partenza  educativo ed atletico per molti bimbi africani.  Ci ha creduto, ci ha messo il cuore, ci ha sofferto quando tutto sembrava crollare sotto i colpi di macete degli scontri tribali. Con Discovery Kenia sono arrivate, dove non c’era praticamente nulla,  strutture, scuole e anche centri di allenamento. E sempre  con Discovery Kenia sono stati scoperti molti atleti poi diventati protagonisti sulle strade di tutto il mondo.  Da diversi anni il <dottor> Rosa , come lo chiamo io con un po’ di riverenza perchè quando lo incontro l’atleta prende l’avvento sul giornalista, puntualmente mi invita in Kenia per andare a vedere ciò che è riuscito a creare. Non sono mai riuscito ad andarci  purtroppo ma è come se ci fossi stato vista la passione con cui me lo ha raccontato qualche tempo fa in un’intervista che è uscita sulle pagine dello sport del Giornale. Da pochi giorni dicevo si è conclusa la diciannovesima edizione e ha segnato il record in assoluto di partecipanti e di pubblico. Oltre 2000 atleti di tutte le età, giunti da ogni angolo della regione si sono ritrovati  a Eldoret, la cittadina keniana culla dei più importanti atleti di lunga distanza del mondo. Ospiti d’eccezione e cerimonieri  i campioni olimpici di maratona Stefano Baldini e Samuel Wanjiru .La kermesse si è conclusa con una mezza maratona e  con la premiazione dei vincitori della categoria ragazzi ai quali andrà devoluto l’aiuto previsto per il proseguimento degli studi.