Ci sono gesti che hanno un significato particolare.  Sul fatto di “donare” ho una teoria tutta mia e cioè che spesso “privarsi”  a cui si è più affezionati per darle a qualcuno a cui vuoi comunicare un qualcosa di importante faccia bene all’anima e alla mente. Me evidentemente non sono il solo. Mi ha colpito una notizia che ho letto alcuni giorni fa e che riguarda Francesco Moser, un mito per chi ama la bicicletta. Il campione trentino si è privato  dell’unica maglia che ha custodito, quella del Giro 1984 vinto su Fignon, per farne dono a Fiorenzo Magni, presidente del Museo del Ghisallo. é successo nel giorno del Girodi  Lombardia, in occasione dei festeggiamenti per i cinque anni di vita della benemerita istituzione alla quale ha concorso La Gazzetta dello Sport. La consegna nelle mani di Fiorenzo Magni, presidente del Museo, l’ha fatta Aldo Moser, fratello di Francesco ( che era  all’estero per lavoro) e capostipite della dinastia dei Moser, con cui Magni disputò l’ultima corsa della carriera, la più celebre cronometro a coppie, il Trofeo Baracchi.