Il cimento è una prova di coraggio che una volta si misurava con le armi. Una prova estrema, eroica che spesso metteva a rischio anche la vita. Oggi non è più così per fortuna. Ma il cimento, qualsiasi esso sia, resta un sfida “tosta”. E da sempre a Milano quello invernale è il tuffo nel Naviglio grande che nasce tanti anni fa come sfida tra le due Canottier: la Milano e l’Olona. Un atto di coraggio perchè a Milano, a gennaio non è che  faccia così caldo. E anche ieri nonostante il sole, che dalle nostre parti è davvero un’eccezione,  c’erano i gradi che dovevano esserci, cioè pochi.  I coraggiosi sono stati una novantinadei  tra cui 6 donne, alcuni atleti disabili che si sono “cimentati” nel “paracimento” e anche l’assessore allo sport della Regione LOmbardia, l’ex olimpionico di canoa Antonio Rossi che ormai fa il politico ma che con la testa è rimasto per fortuna quello che pagaiava e raccoglieva ori: «Il cimento Invernalè – ha raccontatao Rossi – vuol diretuffarsi nel nostro bel Naviglio Grande, ma anche tenere viva una storia, che affonda le sue radici nei freddi giorni della Merla del 1895. Quando mi avevano chiesto di partecipare faceva molto caldo  ma lepromesse vanno mantenute e l’ho fatto con piacere».