maxresdefaultAssalto a Forte dei Marmi, c’è il triathlon. E qui in Versilia, dove qualche decennio fa la musica era quella dei crooner della Capannina e il <Sapore di mare>  quello raccontato dai fratelli Vanzina, in questo week end si ragiona per tre.  La musica è un’altra: nuotare corre e pedalare, anche se in ordine sparsoCon il  Garmin Trio,  sarà tutta un’altra storia.  Addio  a parei,  creme solari, drink in spiaggia e risvegli muscolari per far spazio a 1400 “invasatii” che domani e dopo tra <olimpico> e <sprint> si butteranno a mare con le mute,  proseguiranno in bici verso le colline e poi si giocheranno tempi e gara correndo avanti e indietro sul lungomare. “Millequattrocento sono un bel colpo d’occhio – spiega l’organizzatore Massimilano Rovatti– e potevano essere di più…Ma va bene così”. La vigilia non è tempo di polemiche anche se il dito punta sui calendari e sulle troppe  gare e garette che ormai si accavallano e non sempre con una logica. ” Va bene così perchè comunque rispetto alla prima edizione dello scorso anno- continua Rovatti– abbiamo un centinaio di iscritti in più e questo è un segnale importante soprattutto qui in Versilia…>. Che è terra di ciclisti e forse non ancora di triatleti e che comunque in questo fine settimana sarà presa d’assalto nonostante qualche difficoltà nel trovare posto in alberghi e pensioni. Presa d’assalto da appassionati e non,  ma anche dai big del triathlon azzurro. Da Alessandro Fabian,  da Giulio Molinari, da Alessandro De Gasperi e da Alberto Casadei  che correranno e faranno i coach a quattro fortunati che, grazie ad un concorso lanciato da Garmin, correranno al loro fianco: <Sì è un’ esperimento, un’idea che serve a fare promozione- spiega Rovatti– e che dà la dimensione di quanto questo sport sia vicino agli amatori  in gara, a cominciare dai campioni, per poi arrivare agli sponsor. Ed è questa logica per cui quest’anno ospitiamo il laboratorio mobile della Oakley che aprirà il suo truck alle visite degli appassionati che potranno seguire tutte le fasi della lavorazione>.  Due giorni , due gare, con qualche novità, con una piccola variante al tracciato ciclistico e con un ponte pedonale nella zona d’arrivo per evitare i disagi della passata edizione. Il resto è una formula rodata che funziona. <Lo sport come lo intendiamo noi- spiega Rovatti– è un evento che deve coinvolgere chi corre ma che deve diventare anche l’occasione per una piccola vacanza in famiglia. Così oltre alla gara ci deve essere qualcos’altro che coinvolga e per cui valga la pena di pagare il prezzo di un pettorale . Così è a Sirmione, così è a Senigallia dove siamo riusciti a portare 650 atleti al via senza che ci fosse una storia alle spalle,  così è qui al Forte  e così sarà tra poche settimane a Peschiera nell’ultima tappa del nostro circuito dove puntiamo a raggiungere i 90o atleti>. Un circuito che funziona e che però non pensa di allargarsi. <Direi di no- assicura Rovatti– Ci piace ragionare con calma e far bene ciò che stiamo facendo perchè altrimenti si rischia di perdersi. Quattro gare di qualità sono per ora sono sufficienti e di questi tempi il lavoro che facciamo serve a consolidare gi iscritti e gli sponsor che ci seguono. C’è sempre qualcosa da migliorare sempre. Lavorando sui dettagli dell’organizzazione e sugli eventi collaterali a una gara. Che per noi non sono per nulla “collaterali”…>. E domani si alza il sipario.