La maratona viaggia sui binari dell’alta velocità. Milano-Roma, in meno di tre ore che, per tanti appassionati runner sarebbe il sogno della vita sui 42 chilometri. Ma i sogni sono una cosa e la realtà un’altra.  E la realtà sono  che Milano e Roma, quarta e prima maratona italiana, domenica 2 aprile si correranno nello stesso giorno. E’storia vecchi, ma fa sempre un po’ riflettere la capacità italiana tutta italiana di complicarsi la vita, di  rendere problematiche le cose, di inventarsi ogni volta un buon motivo per discutere, baccagliare e fa polemica. Milano-Roma stessa sfida, stessa presentazione a 500 chilometri di distanza. Milano che dopo 17 anni torna a far segnare record di presenza: 6.309 iscritti alla maratona, quasi 12,000 partecipanti alla relay e oltre 7.000 iscritti alla School Marathon “Il più alto numero di partecipanti, complessivi e alla 42 km  da quando abbiamo spostato la data dell’evento in primavera- spiegano gli organizzatori- Avevamo promesso di rilanciare Milano Marathon e ci stiamo riuscendo, il nostro obiettivo per il futuro è di portare più di 30mila persone per le strade della città”. Milano che grazie al gran lavoro di Andrea Trabuio ogni anno, aggiunge qualcosa, lima qualche dettaglio. E così tra le altre novità tecniche ci sono i punti di cambio della staffetta più agili e la creazione di un sistema di “gabbie” più strutturato per una partenza più fluida. E sono aumentati i pacer che permetteranno agli atleti di gareggiare con 13 andature diverse.  Roma va da sè. Per 23esima edizione della sono attesi 16.107  iscritti, dei quali 8.818 italiani,pari al 54,7% e 7.289 i provenienti da 130 nazioni dei 5 continenti. Abbinata alla competitiva di 42,195 km ci sarà la non competitiva di 4 km ,la Fun run aperta a tutti che vedranno al via almeno 80mila partecipanti. Un fiume di gente. Un segno che il movimento del running è ormai un’onda alta su cui provano a “surfare” sempre più appassionati. E in quella direzione si dovrebbe andare. E invece il due aprile andrà in scena una sfida di cui proprio non si sentiva il bisogno, una sfida in cui, senza andare a capire di chi siano colpe e responsabilità perdono un po’ tutti. Vincenzo Parrinello, Vice Presidente FIDAL,  ieri a Palazzo Marino a Milano, dopo aver  sottolineato la crescente importanza della maratona nel panorama del running italiano ha spiegato che la volontà federale è quella di seguire una politica di regole: ” Bisogna avere rispetto per gli atleti, per i dirigenti e per gli organizzatori sempre in prima linea per migliorare costantemente l’evento”. Perfetto. Bisogna allora fissare le date sui calendari e imporre che quelle siano. Perchè la maratona può anche viaggiare sui binari dell’alta velocità, ma due treni che fanno in servizio sulla stessa linea, nello stesso giorno e alla stessa ora sono uno spreco che non serve a nessuno.