++ GREEN HILL: FORESTALE SEQUESTRA ALLEVAMENTO BEAGLE ++Sono definiti animali da compagnia; o meglio, da affezione. Secondo la IX edizione del Rapporto Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l’Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia e Zoomark International) e  Zoomark 2016 , il 43% degli italiani condivide il proprio spazio con un cane, un gatto, ma anche, in alternativa (o insieme) con un pesciolino,  un uccellino, un roditore, una tartaruga. In totale, i pet in Italia risultano essere circa 60 milioni e di questi circa 7 milioni sono cani, 7,5 milioni gatti e, il restante, 46 milioni composto da tutti gli altri piccoli animali. Io ho provato ad avere i criceti, poi ho optato per un uccellino, per finire con i miei due mici. Non c’è dubbio che, anche in casa mia, questi animali abbiano un ruolo importante (e anche condizionante).  Da una analisi dei cambiamenti nel mercato, nella normativa e nelle dinamiche sociali, il documento conferma che l’importanza dei pet in Italia cresce ogni giorno di più, sia in famiglia, sia nella società in generale. In effetti, come dare torto alle autorevoli ricerche che approfondiscono i benefici dei pet sul benessere e sulla salute, in particolare quella degli anziani e dei bambini;  non dimentichiamo, poi che gli interventi assistiti con animali presso le strutture ospedaliere sono sempre più strutturati e accreditati. Di pari passo cresce l’attenzione per tutto ciò che li riguarda. Lo sapevate che esiste anche un’anagrafe regionale alla quale i cani devono essere iscritti e identificati mediante microchip? Oggi si richiede ai “padroni” di questi pet, una proprietà responsabile: quindi, sia i cani, sia i gatti devono essere vaccinati e trattati contro parassiti interni ed esterni. Inoltre, dal 2009, il Ministero della Salute e FNOVI3 promuovono corsi di formazione destinati ai proprietari di cani, finalizzati allo sviluppo della relazione tra Fido e proprietario e alla migliore integrazione del pet nel contesto sociale. Addirittura è stato proposto, nelle amministrazioni comunali, un assessorato dedicato agli animali e un regolamento per la corretta gestione degli animali in città. Risulta, inoltre, che il 97% delle Aziende Sanitarie Locali abbia attivato un canile sanitario e un ufficio di igiene urbana veterinaria.  I nuovi veterinari sono sempre più attenti al benessere generale e all’alimentazione dei pet, per garantire loro una vita più lunga e sana attraverso la prevenzione. E attenzione all’alimentazione; sappiate che i veterinari italiani si fidano degli alimenti industriali per nutrire gli animali da compagnia (l’85% lo raccomanda preferendolo all’alimentazione casalinga). L’allungamento della durata della vita media dei cani e gatti verificatosi negli ultimi anni, infatti, è imputabile, oltre che alle migliori condizioni di vita e alle migliori cure veterinarie, anche al pet food industriale, considerato sicuro oltre che completo dal punto di vista nutrizionale.  Di recente si è posto il problema del rischio di pignoramento degli animali da affezione: sia in caso di debiti e altri pignoramenti al proprietario, viene stabilito il principio della tutela del legame affettivo della persona e della famiglia con l’animale d’affezione. Questi e molti altri contenuti possono essere approfonditi nel Rapporto Assalco – Zoomark 2016.

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