1740327Cure omeopatiche? Gli italiani sono sempre un po’ scettici rispetto alle novità, in generale, e faticano sicuramente ad allontanarsi dalle convenzioni. Figuriamoci se si parla di farmaci. Medici ed esperti si sono però confrontati sui risultati ottenuti da recenti ricerche scientifiche riguardanti proprio l’efficacia di farmaci di origine biologico-naturale e soprattutto a bassi dosaggi, spiegando i meccanismi d’azione di questi medicinali “low dose”.  Pochi conoscono  gli sviluppi che stanno scaturendo, in termini di cura, per molte patologie, come ad esempio la psoriasi, la vitiligine e la corioretinopatia sierosa centrale.  I dati raccolti e presentati nel volume “Low Dose Medicine Omeopatia e Omotossicologia – Le Prove Scientifiche” (GUNA Editore) per approfondire lo stato dell’arte della ricerca scientifica italiana sui “bassi dosaggi”, rappresenta una valida guida per chi, ancora, nutra dei dubbi su questo tipo di medicina alternativa, o meglio, alternativa medica. L’omeopatia,  in effetti, definita dall Dr. S. Hahnemann come il più recente e raffinato metodo per curare i pazienti in modo economico e non violento, nei suoi 200 anni di storia ha aiutato tante persone confermandone empiricamente l’efficacia terapeutica. Attraverso la ricerca scientifica, condotta rigorosamente secondo canoni metodologici adeguati, i ricercatori hanno voluto dare una risposta definitiva alla domanda che molte persone si pongono, ovvero: “Il medicinale omeopatico-omotossicologico interagisce con un organismo e, soprattutto, ha la proprietà di riportarlo in salute?” Premettendo che il medicinale omeopatico ha un costo generalmente inferiore rispetto al corrispondente farmaco allopatico di riferimento per la stessa patologia, queste medicine non hanno effetti collaterali, se non di scarsa rilevanza, si producono facilmente con impatto zero sull’ambiente, non sono brevettabili.“Sono fiero di aver coordinato la riedizione del nuovo volume ‘Low Dose Medicine. Omeopatia e Omotossicologia. Le prove scientifiche’, che permette di far conoscere l’efficacia terapeutica dei medicinali non convenzionali sia agli addetti ai lavori, sia a coloro che vogliano documentarsi su un argomento di stretta attualità e di interesse pubblico sempre maggiore – ha dichiarato Leonello Milani, Neurologo e Direttore Scientifico della rivista “La Medicina Biologica” – come confermano gli 11 milioni di italiani che utilizzano con successo farmaci non convenzionali per curare e prevenire malattie e, soprattutto, i 20.000 medici che – con un saggio atteggiamento ‘complementare’ – li prescrivono ogni giorno”. E voi, che approccio avete rispetto all’omeopatia?

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