<Vado a Rotterdam io…>. Quante volte mi sono sentito rispondere così dai miei amici di corsa quando chiedevo chi avesse mai avuto intenzione di correre con me la maratona di Milano. Ok, andate pure a Rotterdam. Non credo che la milanocitymarathon abbia una divinità che la protegge ( e solo Dio sa quanto ne avrebbe bisogno…) ma un po’ comincio a sospettarlo. Si può dire che stia capitando un po’ ciò che succedeva a chi nell’antica Grecia peccava  di <ubris>, cioè mancava di rispetto agli Dei in un eccesso di presunzione. Così non correrà a Rotterdam Luca de Luca che sta perdendo il sonno e la testa per organizzare le diciotto staffette di Smarathon  che saranno in gara domani e non correrà a Rotterdam neppure suo fratello Andrea che la Maratona di Milano sarà costretto a commentarla dai microfoni della Rai che la seguirà in diretta. Per Andrea poi  la nemesi, la vendetta giusta, è assolutamente completa: lui che voleva correre e si era allenato a puntino per Rotterdam snobbando la citymarthon, non solo non correrà in Olanda ma neppure a Milano e, visto che di mestiere fa il telecronista sportivo per la Rai, dovrà raccontarla e commentarla comodamente seduto in uno studio di Corso Sempione. Peggio di così credo non gli poetsse andare…. Ovviamente è tutto un cazzeggio. In bocca al lupo a Christian e Davide che domani correranno a Rotterdam. E anche ad Andrea per la telecronaca.