A me, che non sono una donna, più degli occhi azzurri di Alex Bellini hanno colpito le mani. Grandi ed energiche e non potrebbe essere alttrimenti. Già perchè io di questo trentatreenne valtellinese dell’Aprica che ha già firmato una serie di imprese incredibili ricordo soprattutto le due traversate in solitario degli Oceani su una barchetta a remi. E per remare oltre che cuore , gambe e tanta testa ci vogliono mani d’acciaio. Così oggi, mentre annunciava la sua ennesima sfida, lo guardavo in faccia e ho continuato a chiedermi come abbia fatto. Più di 250 giorni in mezzo all’Oceano da solo, prima da Genova a Fortaleza in Brasile  e poi, non soddisfatto, da Lima in Perù a Sydney in Australia. Nell’infinito del mare tra onde alte come villette, tempeste, bonacce e anche un naufragio quando si è schiantato sugli scogli a Formentera. Ma questo è il passato. Il presente sono 5mila chilometri di corsa, 74 al giorno per 70 tappe da Los Angeles a New York. Quasi due maratone ogni 24ore, ogni giorno per due mesi e mezzo, senza tregua dal prossimo 19 giugno al  27 agosto. Non so come si possa fare. Non riesco neppure ad immaginarmelo. Lui sì: “Perchè voglio essere il regista della mia vita- ha detto Alex ieri presentando la sua Lanyfootrace- Perchè sono stufo di guardarmi intono e vedere che in troppi fanno vite rassegnate. Perchè quando a Milano studiavo scienze bancarie ho capitò che non era quella la mia strada. E perchè conosco bene le due coste americane e ora è giunto il momento di scoprire cosa ci sta in mezzo. Un’impresa estrema che richiede coraggio? Diciamo che è impegnativa e che ci vuole sicuramente più coraggio a lavorare in una fonderia…>. Settanta per settanta per settanta. E cioè 70 chilometri al giorno, per 70 giorni e 70 tappe per un totale di 5mila chilometri attraversando 15 Stati e un paio di deserti. Questa volta Alex Bellini non sarà solo come sulla sua barchetta rossa. Ad affiancarlo un staff tecnico e medico che cercherà di mantenere in equilibrio il suo corpo e la sua mente,  di alimentarlo nel modo perfetto per consentirgli di recuperare quelle 5mila calorie che consumerà ogni giorno e cercherà di documentare minuto per minuto sul sito di Jeep ( www.jeep-people.com) la sua impresa. “Che più che un’impresa- spiega Bellini- sarà un viaggio, un’avventura verso un qualcosa che non conosco e che mi affascina. Un po’ come quando ero piccolo quando all’Aprica mio padre mi tracciava i sentieri e io andavo. E un po’ come quando sono partito da Genova per sfidare con una barca a remi l’Oceano e mi guardavano tutti come se fosse l’ultima volta…”. Tutti tranne una, sua moglie Francesca che ad agosto darà alla luce il loro secondo figlio: “Paura per quello che fa Alex? No, nessuna. Primo perchè mi fido e secondo perchè ci si sceglie…”.