Ci voleva la penna raffinata di Massimo Gramellini pochi giorni fa sulla Stampa per spiegare al popolo beota che la Padania non esiste. Che è tutta un’invenzione politica della Lega, anzi di Bossi, che il Giro della Padania è una presa in giro  e via così. Ma va? Con buona pace di Gramellini però il Giro della Padania si sta correndo sul serio è ieri Ivan Basso e Sacha Modolo sono stati presi a sberloni da un gruppo di seguaci rifondaroli di Paolo Ferrero che è stato anche un ministro della Repubblica del governo Prodi ed ora, per avere un po’ di popolarità, è costretto a sdraiarsi sulla strada avvolto dal tricolore cercando di bloccare ammiraglie e corridori. Non aggiungo altro. Torniamo al punto. Questa per tutti quelli che la stanno correndo, per i molti che la seguono sul bordo delle strade e per chi la guarda in tv è solo una corsa ciclistica. Tutta la gazzarra che sta montando intorno è ignobile. Che venga da destra , da sinistra o dalle argute penne dei salottieri giornalisti illuminati non fa differenza. Anche perchè poi, come si è visto, menar le mani è un attimo

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