Domani mattina si corre la maratona olimpica di Londra. Senza nulla togliere a Bolt e compagnia veloce per me è la gara più affascinante dei Giochi.  Anche se ognuno è libero di pensare il contrario. Resta il fatto che, senza andare tanto indietro negli anni, la maratona di Atene 2004 che incoronò Stefano Baldini campione olimpico credo sia ancora negli occhi di tutti gli appassionati di questo sport. Un’alchimia magica e forse irripetibile di passione, gioia e fatica. Ma anche la maratona di Pechino, quattro anni fa,  sarà a suo modo indimenticabile. A vincerla era un ventunenne keniano quasi sconosciuto. Quel Samuel Wanjiru che fece praticamente gara da solo è arrivò al traguardo in 2 ore e 6 minuti. Una forza della natura. Un atleta meraviglioso dall’esistenza maledetta. Così maledetta che una sera di maggio dell’anno scorso finì, dopo l’ennesima litre con la moglie, precipitando dal balcone della sua casa vicino a Nairobi. Gli atleti keniani hanno dichiarato che domani correranno (e probabilmente vinceranno) per lui. A me piace ricordarlo con una foto  proprio alla vigilia della maratona olimpica.

Tag: , , , ,