Gira gira questa storia arriverà alla fine. Ma non è detto che sia quella che molti immaginano e forse sperano. Personalmente  non credo che Lance Armstrong si sia completamente arreso. Ha detto che non ha più voglia di difendersi dalle accuse di doping ma non ha detto di essere colpevole. Due cose differenti che potrebbero anche essere una strategia di difesa. Si vedrà. Intanto la ministra dello sport francese, Valerie Fourneyron, ha chiesto all’Unione ciclistica internazionale (Uci) di confermare la sentenza della United States Anti-Doping Agency (USADA) di doping sistematico e continuativo a carico del texano e di togliere al corridore tutti i titoli vinti a partire dal 1998, compresi i sette Tour del France conquistati.  «Sarebbe incomprensibile se l’Uci non togliesse i sette Tour ad Armstrong – ha detto Fourneyron – L’Uci deve assumersi le sue responsabilità in relazione a quanto deciso dall’Usada. Il Tour – ha aggiunto la ministra – continua a essere una manifestazione sportiva molto popolare e l’ho potuto verificare nuovamente questa estate nella mia città di Rouen ». Insomma i francesi non vedono l’ora… E il dossier dell’Usada sarà sul tavolo dell’Uci entro fine mese. La consegna della documentazione «è imminente> ha spiegato Travis Tygart, n.1 dell’Usada, al quotidiano francese L’Equipe. Una volta ricevuto il dossier, l’Uci avrà 21 giorni di tempo per esaminarlo ed emettere un verdetto: se la federazione internazionale farà propria la decisione dell’Usada, Armstrong sarà anche privato dei 7 titoli vinti in carriera al Tour de France.

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