C’è un detto che dice che la vita comincia a 40 anni. E un po’ è sarà anche vero. Per un atleta però è diverso. A 40anni, tranne qualche clamorosa eccezione, si entra nel mondo degli ex.  E anche se qualcuno non smette di correre e  allenarsi per diletto e un po’ per abitudine,  c’è invece chi continua a fare sul serio. Tra quelli che non mollano mai  Haile Gebrselassie  è il primo della lista.  Dopo aver vinto due medaglie d’oro olimpiche sui 10mila metri, quattro volte il campionato mondiale e dopo aver stabilito 26 record del mondo, continua a gareggiare ma non da vecchia gloria  come hanno fatto tanti atleti ritirati, rientrati, e ritirati di nuovo. Gebre a 40 anni non solo non si è ancora mai fermato, salvo un paio di annunci di ritiro dopo qualche delusione, ma è sempre là davanti con i migliori. Stamattina, tanto per  non smentirsi, ha vinto per la terza volta consecutiva la mezza maratona di Vienna.  Una gara decisa al decimo chilometro quando ha staccato tutti e  nessuno lo ha più visto. Dietro Gebrselassie che è arrivato al traguardo in 1h,01.14, si sono piazzati il keniano Hosea Kipkemboi (1h,02,21), e l’altro etiope Mekuant Ayenew (1h,02.21).   La maratona vera e propria invece è stata vinta dal keniano Henry Sugut, che ha corso in 2h.08.19.  «È stata una festa bellissima- ha detto Gebre alla fine- con il pubblico che continuava a incoraggiarmi». Giovedì prossimo, 18 aprile, il campione etiope festeggia il suo 40mo compleanno. Auguri.

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