Run530Milano2011%2000068Molti si chiedono perchè corriamo. Non capiscono quale sia la logica di una cosa che forse logica non ha. Ma è lì il bello.  Tanti si chiedono come ci si possa divertire a fare fatica. A sudare, a sfinirsi, a volte a imprecare perchè le smorfie del viso parlano da sole. E sono sì imprecazioni.  Tanti si domandano perchè forse solo per pigrizia o perchè non trovano il coraggio. E ciò succede sempre, ogni volta che i due mondi si incontrano e si scontrano. Ma succede ancora di più quando le corse si inseguono all’alba. Quando per esserci bisogna mettere la sveglia, come per prendere un treno o un aereo che ti porta chissà dove per lavoro, per vacanze. Cose serie. Ma a volte la sveglia suona invece per portarti  nel cuore della tua città,  dove nelle ore normali vivi, lavori, passeggi. Dove nelle ore normali c’è la vita di sempre. Frenetica e caotica. Dove nelle ore normali si passa via veloci senza guardarsi, senza parole, senza passioni. Magari con diffidenza. E allora la sveglia alle 4 e mezzo alle 5 serve proprio per provare a spiegare perchè corriamo. E perchè correre di notte può sembrare una follia ma non lo è. La Run “5.30”  (www.run5.30.it) di venerdì mattina a Milano ma che ormai è un tour che passa da Verona, da Palermo, Torino, Bologna, Ferrara, Bari, Notthingham (UK), Venezia, Riva del Garda, Roma, Reggio Emilia e Mantova può spiegare tutto ciò. Può offrire un diverso punto di vista, un’angolazione nuova, una diversa prospettiva. E’ come salire in piedi sul banco. All’alba le città si muovono a un ritmo meno forsennato. Sembrano più accessibili e sembrano darti più retta. Come le persone. Che hanno più voglia di parlare e che se le incontri ti salutano.  Forse anche per questo venerdi mattina ai Giardini Montanelli  saranno in tremila al via. Forse anche per questo tutti punteranno la sveglia. Forse è questa la logica che non c’è. O forse no. Ma non è importante. Perchè alla fine davanti ad un fresco bicchiere di frutta fresca parleranno le smorfie del viso. Per tutti. E non sranno imprecazioni.