«Il turismo slow è uno dei settori più promettenti su cui Regione Lombardia sta investendo». Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario della regione Lombardia non ha dubbi. E lo ha detto oggi a Crema nel convegno «Investire in infrastrutture cicloturistiche per riscattare le aree interne del paese – Le fondazioni bancarie a sostegno del cicloturismo» promosso da Acri, Fondazione Cariplo e Politecnico di Milano nell’ambito di Vento Bici Tour 2015.  Speriamo sia davvero così anche se qualche dubbio viste come sono andate le cose negli ultimi anni è lecito nutrirlo. Il ciclismo, secondo l’assessore, è uno strumento importante «per consolidare e promuovere l’incoming nei centri urbani delle nostre città d’arte e nell’aree turistiche lombarde maggiormente caratterizzate dalla
bellezza dei paesaggi e dal contatto con la natura». Il cicloturismo, ha sottolineato Parolini, è un settore in costante crescita a livello europeo, e la Lombardia da questo punto di vista può contare su una rete di percorsi ciclabili molto estesa.  Siuramente molto estesa, va aggiunto, ma altrettanto sicuramente spesso dimenticata e abbandonata, priva dei servizi che all’estero fanno la differenza e priva delle indicazioni e della continuità che permettono ad una rete ciclabile di essere un rete ciclabile a tutti gli effetti. «Tuttavia – ha detto l’assessore – non è ancora un prodotto turistico consolidato. Investire sul turismo sostenibile e sull’infrastrutturazione per la mobilità lenta significa pertanto aprire notevoli opportunità sul mercato comunitario e generare prospettive di crescita diffusa, in armonia con il paesaggio, per le economie locali, la piccola media impresa turistica, l’indotto
e l’occupazione».  Parolini ha aggiunto di aver promosso con il ministro Franceschini «un
protocollo d’intesa tra Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Mibact, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare, per favorire il completamento della rete ciclabile del Garda. Lavori che porteranno alla
formazione di un anello ciclabile di oltre 140 km in un contesto unico. Un obiettivo a portata di mano che ha ormai assunto un carattere nazionale e che, integrato con gli altri percorsi presenti nella nostra regione, permetterà alla Lombardia di diventare in poco tempo una capitale europea del
cicloturismo».  L’assessore infine ha parlato del progetto Vento: «Questo convegno ha
documentato il lavoro comune e la condivisione delle finalità delle Regioni e delle Fondazioni bancarie per lo sviluppo della rete ciclabile del bacino del Po, e la volontà esplicita del ministro Del Rio a finanziare la progettazione definitiva e a sostenere la realizzazione, anche con fondi europei, del
progetto Vento, la più lunga dorsale cicloturistica d’Italia che, con i suoi 679 km lungo il fiume Po, unisce Venezia con Torino». <Tutto molto belllo…> come diceva Bruno Pizzul  nelle sue puntuali telecronache calcistiche.  Vediamo come va a finire…