Il Campaccio c’è ed è un po’ primavera…
“Le difficoltà sono state molte ma la volontà di andare avanti con la nostra storia è stata più forte di tutto. Il divieto di accesso al pubblico ci ha creato una difficoltà morale, ma purtroppo è una situazione comune nello sport di oggi». Tito Tiberti, direttore generale del Campaccio, presenta (in streaming) l’edizione numero 64 di uno dei cross country più importanti al mondo e un po’ fa la storia. Una storia che va a braccetto con una pandemia che sta cambiando lo sport ma è fondamentale non arrendersi. Crederci. E lo staff del Campaccio ci ha sempre creduto dando vita ad un’edizione che sabato e domenica a San Giorgio su Legnano (Mi) non sarà come sempre nel giorno della Befana ma annuncia una primavera che è un segnale di speranza. Due giorni di gare, per spalmare atleti e categorie e per evitare gli assembramenti, come da protocollo. Ma sono dettagli di fronte ad un Campaccio che sarà “contingentato” ma con i campioni che si merita. Torna per fare il bis l’etiope Mogos Tuemay, vincitore nel 2020 e grande specialista proprio sulla distanza dei 10.000 metri. A sfidarlo l’azzurro Eyob Faniel (Fiamme Oro), fresco primatista italiano di mezza maratona con 1h00:07 che ha nel mirino la maratona alle Olimpiadi di Tokyo tra pochi mesi. Gara femminile molto equilibrata con Winfred Yavi (Bahrein), primatista mondiale dei 2000 siepi indoor, e la keniana Lilian Rengeruk, bronzo nel cross mondiale del 2017 e vincitrice al Campaccio nel 2018. In chiave azzurra c’è attesa per la ventenne Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), due volte campionessa europea under 20 e sesta nel 2020 al Campaccio.