Dal 1933, da quando trionfò Mario Fiocchi, San Vittore Olona è l’ombelico del mondo dell’atletica mondiale. Da quasi un secolo va in scena la classica delle classiche, la Roubaix delle campestri. Domenica prossima va in scena la Cinque Mulini che trasforma una tranquilla domenica in questo paesino sulla via della Malpensa nella domenica più importante del cross internazionale, nella leggenda che ha visto sfidarsi da queste parti ben 38 campioni olimpici. «Quest’appuntamento, diventato nel tempo uno dei più prestigiosi del calendario mondiale, si preannuncia quest’anno particolarmente elettrizzante – spiega Antonio Rossi, sottosegretario regionale con delega a Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi -. Il prossimo weekend si celebrerà un evento storico, nobilitato dal livello degli atleti iscritti. Un “parterre de roi” degno della migliore tradizione di questa gara che ha visto correre nel fango, sotto la pioggia, tra i fiocchi di neve campioni internazionali di livello eccelso». Con Antonio Rossi anche Daniela Rossi, sindaco di San Vittore Olona, Grazia Maria Vanni, vicepresidente Fidal, Marco Riva presidente regionale del Coni e Giuseppe Gallo, presidente dell’Unione sportiva San Vittore per tenere a battesimo un evento tra i più importanti della stagione del cross. La storia dell’atletica passa da San Vittore Olona. Passa dal Campo Sportivo di via Roma, dai mulini Cozzi e Meraviglia fino alla fattoria Chiapparini fino al celebrato «Stadio del Cross». Un percorso di quasi tre chilometri su cui sono passati tutti i più grandi. da Mario Fiocchi, il primo vincitore, ad Alberto Cova, l’ultimo italiano che si è imposto nel 1986. Una storia infinita quella della Cinque Mulini, magia di una tradizione che non si è interrotta neppure durante la Seconda guerra mondiale e che non si arrende nemmeno al Covid-19. Da qui passa tutta l’atletica che conta in una «campestre» che vale un campionato del mondo. Tra i mulini hanno corso tutti i più grandi, da Lasse Viren a Steve Ovett e Sebastian Coe; da Said Aouita a Haile Gebreselassie a Brahim Boitayeb; da Gelindo Bordin ad Alberto Cova, a Francesco Panetta, Franco Fava; da Paola Pigni a Gabriella Dorio e più recentemente a Stefano Baldini. Tanto per fare qualche nome. Nella classifica delle nazioni vincitrici al maschile guida l’Italia con ben 27 vittorie, seguita da Etiopia e Kenya con 16 affermazioni. Al femminile invece guida l’Etiopia con 9 successi davanti al Kenya che conta 8 vittorie. Tra gli atleti plurivittoriosi troviamo l’etiope Fita Bayesa, con quattro centri, e tra le donne Grete Andersen Waitz, con sei successi.