E una “guerra” di posizione quella tra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali. Punto a punto, con puntiglio, su ogni questione. E così ieri si è riaperto il match che riguarda Novak Djokovic che l’ex campionessa di scherma, aveva con un po’ di leggerezza invitato agli internazionali di tennis a Roma anche se non vaccinato: “Se è giusto che partecipi agli Internazionali di tennis a Roma? Assolutamente no- ha risposto Malagò intervenendo al programma Rai Agorà- Perché ammesso e non concesso che uno si faccia la doccia in un camper, che mangi e dorma da solo e in situazioni di fortuna, è il messaggio che è sbagliatissimo. Il punto centrale è che bisognerà vedere cosa succederà da qui a maggio, e io spero che la situazione migliori e ci sia la possibilità non solo di vedere Djokovic, ma anche di tornare a fare attività sportiva. Io ricevo decine di mail ogni giorno di mamme e papà imbufaliti perché i figli che non hanno il green pass non possono fare sport. Spiegatemi perché invece un campione nella stessa condizione lo può fare…”.  E’ l’ennesima puntata di  scontro tra Coni e Governo, tra Malagò e la Vezzali ma soprattutto col ministro Giancarlo Giorgetti cominciato all’epoca del primo governo Conte quando il leghista mise mano a una riforma  approvata nella Finanziaria 2019   e confermata da un Disegno di legge delega che istituendo la società governativa Sport e Salute di fatto svuotava di soldi e potere il Coni  per gestire in proprio le attività legate al sociale e scuola, nonché il 90% dei contributi pubblici al settore, compresi i finanziamenti alle Federazioni. Una “rivoluzione”  a cui il Coni ha cercato in tutti i modi di opporsi con tanto “testimonial” come Federica Pellegrini e  di appelli più o meno ufficiale al presidente del Cio  Thomas Bach e anche al presidente Sergio Mattarella. Un “conflitto”  che si è trascinato  anche dopo la caduta del governo gialloverde ( e la fuoruscita di Giorgetti)  per arrivare sui banchi del nuovo Esecutivo 5Stelle-Pd  e del nuovo ministro dello Sport Vincenzo Spatafora . E ora il governo Draghi e la sottosegretaria Valentina Vezzali che con il ministro Giorgetti è in perfetta sintonia e che quindi segue una direzione più o meno tracciata.  Quindi si ricomincia. Anzi si continua: colpo su colpo. Come poche settimane fa quando lo scontro tra Coni e Governo è finito anche sui campi di calcio nello “vertetenza” tra Lega e Figc per la riforma dello statuto della Serie A. Da una parte come sempre il Coni e Giovanni Malagò dall’altra il governo e Valentina Vezzali. E la “guerra” continua…