All’ultimo respiro. Jonathan Milan ribalta il pronostico e, sulla pista del “’Tissot Velodrome” di Grenchen in Svizzera, conquista la medaglia d’oro dell’inseguimento individuale battendo il favorito della vigilia, il britannico Daniel Bigham. Per il “corazziere di Tolmezzo” ( è alto un metro e 94 centimetri) è il bis della vittoria del 2021. Per la squadra azzurra è il terzo titolo di questi campionati continentali, dopo quelli di Simone Consonni nella corsa a punti e quello nell’inseguimento a squadre del quartetto composto da Filippo Ganna, Francesco Lamon, Manlio Moro e dallo stesso Milan che ieri proprio contro gli inglesi si sono presi la rivincita dopo la sconfitta mondiale in Francia lo scorso anno.  Conti in sospeso. Conti che andavano regolati anche nell’individuale. Una sfida tiratissima quella tra l’’azzurro e l’inglese che, lui pure, faceva parte della quartetto nell’inseguimento sconfitto ieri dagli azzurri.  Milan parte forte e resta comando per il primo chilometro ma poi è  Bigham a mettere in fila giri veloci. Ai 3.000 metri l’inglese è in  vantaggio di più di un secondo ma non regge, non riesce ad arginare il ritorno dell’azzurro che in un paio di giri recupera a vista d’occhio. Nell’ultimo chilometro Milan aumenta la cadenza e fa differenza: vince in 4’03«744 (4’05»860 per Bigham). Un capolavoro di gestione tattica, scandita dai tempi e dalle urla del Ct Marco Villa e ovviamente di gambe che permettono al ventitreenne friulano di Buja di concludere in piena accelerazione. Un capolavoro che va ad arricchire la storia fantastica della pista azzurra che in questi anni ha messo in piedi un vero e proprio miracolo considerando anche le difficoltà legate alla ormai cronica mancanza di strutture. Per Jonathan Milan si tratta di un’altra impresa, un bis europeo in questa specialità, che va ad arricchire un palmares già importante con due argenti mondiali.