“Un velodromo può essere un inizio per i più giovani che hanno voglia di praticare questo sport. Queste strutture danno una grande mano e speriamo permettano di trovare nuovi campioni”. Che detto da Filippo Ganna è il migliore degli auguri possibili. È stato inaugurato oggi a Crema il velodromo “Baffi”, tenuto a battesimo non solo dall’azzurro primatista dell’ora ma anche da tutte le autorità locali e regionali,  dal sindaco Fabio Bergamaschi,  dal presidente della Fci, Cordiano Dagnoni, dal ct della nazionale pista Marco Villa e da una folla di appassionati.  Storia antica quella di questa pista che in origine fu teatro di spettacolari sfide tra Maspes e Gaiardoni e che nel  1986  venne dedicato alla memoria di Pierino Baffi, scomparso l’anno prima a soli 54 anni. Per molti anni e in particolare per tutti gli Anni ’90,  Crema fu un punto di riferimento per il ciclismo nazionale e internazionale ospitando eventi e kermesse. Poi entrò in un cono d’ombra:  l’ultimo sprint fu quello quello del 29 maggio 2010 e l’anno dopo sul velodromo calò il sipario. Che di anno in anno sembrò sempre più una sentenza definitiva di condanna, come spesso accade per le strutture che nel tempo vengono lentamente abbandonate . Fortunatamente non è stato questo il caso. Dopo essere stato inserito tra gli impianti da dismettere il velodromo era stato venduto dalla Coni Servizi alla Sai, società immobiliare composta da imprenditori cremaschi, per un milione e 100mila euro. Da allora era iniziata un’odissea, che ha portato prima al vincolo storico da parte della Soprintendenza, poi alla restituzione del Baffi alla Coni Servizi, quindi al passaggio al Demanio e infine al Comune. Ora, grazie all’impegno della Federazione ciclistica italiana, del Coni e delle amministrazioni locali, il velodromo cremasco torna a nuova vita.  I travagliati lavori di ripristino, dopo diversi rinvii, sono stati finalmente terminati . Molte e novità: sono state  abbattute le barriere architettoniche, adeguati gli accessi, rinnovata completamente l’illuminazione e rifatti anche gli spogliatoi che sono stati adeguati ai parametri Coni. Due nuovi locali saranno in grado di ospitare fino a 29 atleti, altri due riservati ai giudici, è stato realiazzto un posto di primo soccorso-visita medica e un locale per il controllo antidoping. Infine, sono stati rinnovati anche tutti i pavimenti, i rivestimenti e i serramenti. La nuova tribuna poggia sui vecchi gradoni per non compromettere la geometria muraria esistente ed è fatta di lamiere in acciaio zincato. Ora con il benestare del Comune di Crema  si sta già muovendo per creare un Comitato di Gestione che coinvolga le società ciclistiche della zona. Obbiettivo: riportare in bici e in pista i giovanissimi.