Cinquantun anni di Stramilano. Domani il rito podistico si rinnova come sempre tra le strade del centro, sulle circonvallazioni fino all’arco della Pace, tra Piazza Duomo e Piazza Castello, le due partenze storiche, pronte ad accogliere oltre sessantamila atleti, appassionati e famiglie che ogni anno dal 1972, invadono la città per una giornata di festa e sport. Jessica Brugali, conduttrice radiofonica e tiktoker tra più seguite, darà il via: la Stramilano dei 10 Km partirà alle 9.30, la Stramilanina di 5 mezz’ora dopo e la Stramilano Half Marathon agonistica di 21 km prenderà il via alle 8.30. Un fiume di appassionati che per una mattina saranno padroni delle vie cittadine fortunatamente presidiate dai vigli urbani che avevano minacciato un sciopero poi differito dalla Prefettura. «Da oltre 50 anni la Stramilano ci ricorda che lo sport avvicina le persone- aveva spiegato presentando la gara il sindaco Giuseppe Sala– E’una corsa per tutte le età, che sa entusiasmare e coinvolgere i milanesi». Cinquant’anni che segnano la storia di una città che con questa maratonina ha imparato a correre. Alzi la mano chi almeno una volta nelle sua vita, alla vigilia della Stramilano non si sia mai sentito chiedere: «Ma tu la fai la Stramilano…?». E se si dà un’occhiata ai numeri ci si rende conto che l’hanno proprio corsa in tanti. A naso quasi tre milioni di persone che (sempre a naso) sono tutti gli abitanti della città, ognuno con la propria storia che racconta come è cambiata Milano in tutti questi anni e come la corsa, che tutti oggi chiamano running, sia ormai un fenomeno di costume e di buon vivere. Milano, con la Stramilano, è diventata la capitale della corsa popolare ma anche di quella agonistica. Da qui, dalla sua storica «maratonina» sono passati tutti i più grandi mezzofondisti dell’atletica mondiale: dai nostri Fava, Bordin, Poli, Cova, Pizzolato e Baldini ai grandi stranieri come De Castella, Kedir, Tanui e Tergat. Gente che ha fatto la storia di uno sport che la Stramilano ha contribuito a far conoscere. Un elenco di trionfi indimenticabili aperti nel ’76 con la vittoria di Victor Mora, un colombiano che si mise alle spalle i nostri Ciondolo e Fava. Foto in bianco e nero. Come quella di Gelindo Bordin che vince e abbraccia Salvatore Bettiol che gli arriva dietro nel 1987 e quelle di «diesel» Francesco Panetta che la Stramilano non l’ha mai vinta anche se per due volte è finito sul podio. Ma la storia è soprattutto quella degli Anni ’90, dei sei sigilli consecutivi di Paul Tergat, uno dei più forti atleti keniani di sempre che nel 1998 firma la miglior prestazione mondiale sulla mezza maratona con quel 59’17“ rimasto imbattuto e inavvicinabile fino a poco tempo fa. E la leggenda continua.