E’ il sogno di ogni ciclista. E la lunga lista d’attesa per il sorteggio del pettorale sta lì a dimostrarlo se mai ce ne fosse bisogno. La Maratona dles Dolomites è diventata in 26 edizioni uno degli eventi  ciclistici internazionali tra i più importanti in Italia e in Europa con oltre 31.000 richieste di adesione. Una gara in cui ” bisogna esserci” e che “bisogna fare” almeno una volta nella vita. Un successo costruito mattoncino su mattoncino da un’organizzazione seria che a volte ha fatto scelte anche impopolari. Ma che non si culla sugli allori e ogni anno rincorre una sfida nuova. L’ultima è cominciata tre anni fa   e riguarda l’ambiente con l’obbiettivo di ottenere la certificazione della sostenibilitá dell’evento , la stessa  delle Olimpiadi di Londra 2012. Un procedimento lungo e non facile, che è solo il primo di tutti gli altri necessari alla conclusione finale di questo ambizioso progetto sostenuto e caldeggiato da Michil Costa, da sempre sensibile a progetti legati all’ecologia e alla sostenibilità nelle sue Dolomiti, patrimonio di tutti: “Anche la natura ha diritto di esserci, di durare, di rinnovare i propri cicli di vita, di difendersi- spiega-  Noi popolo, abbiamo la responsabilità di rispettare questo diritto, del quale fungiamo da rappresentanti. Raggiungere gli obiettivi di una manifestazione a emissioni compensate non è per noi una strategia di vendita. È un’ovvietà, è un dovere. Noi ci crediamo. E vogliamo farlo. Perché nulla è impossibile, nulla irraggiungibile, ci sono solo passi più o meno lunghi. E noi siamo sulla giusta via”. Nel dettaglio, la finalità del progetto è la certificazione della sostenibilità della Maratona dles Dolomites – Enel in tutte le sue fasi: organizzazione, svolgimento e chiusura. La prima fase ha riguardato la quantificazione dei seguenti aspetti ambientali: emissioni in atmosfera, risorse idriche, rifiuti, energia elettrica, territorio e produzioni locali. In pratica il cosiddetto carbon footprint che tiene conto anche della compensazione parziale delle emissioni di gas ad effetto serra. Per questa prima parte del progetto, ovvero il raggiungimento del suddetto carbon footprint, gli sforzi sino ad oggi raggiunti sono significativi: al momento le emissioni di gas serra sono compensate al 82,69% per cui restano ancora circa 57 ton di CO2 da ridurre entro   quest’anno. La valutazione delle emissioni di gas ad effetto serra derivanti dalle proprie attività, dirette e indirette, generate dai concorrenti e dai mezzi coinvolti, è una delle principali attenzioni   della Maratona dles Dolomites – Enel 2013 che in questo è sostenuta anche dai numerosi sponsor che sempre più la richiedono, per legarsi a eventi che bene interpretano anche la loro filosofia. E’ il caso di Sportourer Selle Italia, che da quest’anno produce una nuova gamma di selle FLX, le prime disponibili sul mercato che contengono un’alta percentuale di derivati dall’olio di ricino, una risorsa naturale riciclabile e biodegradabile al 100% e impiegando energia pulita nel processo produttivo per limitare le emissioni nocive. Ma anche gli altri due main sponsor come Südtirol e Enervit, che lo scorso anno ha introdotto le borracce biodegradabili, hanno attuato programmi ecosostenibili in linea con la vocazione della manifestazione sportiva. L’Appuntamento  quindi per il prossimo 30 giugno 2013 con la 27. Edizione della Maratona dles Dolomites – Enel, con partenza da La Villa e arrivo a Corvara, per 9000 partecipanti rigorosamente a numero chiuso, che affronteranno i tre classici percorsi: LUNGO 138 km con 4190 mt di dislivello, MEDIO 106 km con 3090  mt di dislivello e SELLA RONDA 55 km con dislivello di 1780 mt. Confermata anche la diretta televisiva su Raitre e la chiusura al traffico dei passi dolomitici durante lo svolgimento della gara.

 

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