Da qualche parte in questi giorni ho sentito citare Antonio Tabucchi. Anzi, per la verità, era un articolo (chissà su quale giornale o rivista) in un cui l’autore citava Pereira, il giornalista timido e pavido protagonista dell’omonimo romanzo che ha fatto conoscere e apprezzare anche dal grande pubblico nel 1994, dopo la vittoria del Premio Viareggio e del Premio Campiello, il suo autore. Nell’articolo – che colpevolmente ho letto troppo distrattamente – si diceva che sono tempi, i nostri, in cui è utile ricordare la figura di Pereira e il suo alto insegnamento morale.  La frase “sono tempi, i nostri […]