APPLE: IPHONE 5 ARRIVA IN ITALIA, CODE NONOSTANTE CRISIL’11 febbraio esce, nelle sale, il film diretto da Paolo Genovese intitolato Perfetti sconosciuti. La trama ruota intorno ad una frase di Gabriel Garcia Marquez che afferma come ognuno di noi abbia tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. L’ultima delle quali, al giorno d’oggi, è custodita, quasi per intero, nelle Sim dei nostri cellulari. Nella pellicola (davvero molto divertente e ricca di riflessioni), durante una cena tra amici, la padrona di casa lancia una provocazione affermando che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo compagno/a controllasse il contenuto del telefonino dell’altro. Dopo una discussione, i sette a tavola decidono di mettere il proprio telefono sul tavolo accettando, per tutta la durata del pasto, di leggere agli altri gli sms/whatsapp arrivati o di ascoltare in vivavoce le telefonate ricevute (all’insaputa, ovviamente, di chi chiama). Una sorta di roulette russa tecnologica che, naturalmente, manderà all’aria amicizie consolidate e matrimoni apparentemente stabili. Da qui, però, nasce la domanda del titolo. Se vostro marito o moglie vi chiedessero di leggere, in questo momento, il vostro cellulare, cosa troverebbero dentro? Provate a guardare le email, le foto e i messaggi che avete salvato, protetti dalla vostra password. Perché il telefonino è, per quasi tutti noi, la scatola nera dei nostri segreti. Per alcuni, il mezzo per crearsi una (innocente) vita alternativa, apparentemente senza rischi, ma fondamentale per sopravvivere al grigiore di tante monotone esistenze (anche di coppia). Il benessere, insomma, può concentrarsi anche in una Sim. Allora, siamo sicuri di non vivere accanto a un Perfetto sconosciuto? E davanti ad un legittimo dubbio, è giusto pretendere dall’altro di sottoporsi a questa prova di fiducia?