Anche Italo in mano agli stranieri. L’Italia, un motel per prostitute. Arrivi, paghi, godi e te ne vai. Non ci resta che vendere le macerie di Amatrice.

Solo alcune, disarmate riflessioni… In piedi sulle macerie. Noi ci restiamo in piedi sulle macerie. Finché non venderemo anche quelle. E quelle, da Amatrice in giù, ne abbiamo tante. E sono tutte ancora belle accatastate. Non ci resta, probabilmente, che tornare a fare quello che ci è sempre riuscito meglio. I piccoli paraculi che venderebbero l’aria in bottiglia, oppure speculare su Dio, vendendo reliquie. Nell’epoca in cui tutto si misura secondo il profitto, il tocco, e il bonifico è la nuova versione dell’esaltazione mistica del santo laico, in cui la forza si misura sul liberissimo mercato, l’Italia rimane un’espressione geroglifica, ovvero, […]

  

La sinistra lasci stare Casa Pound, Mussolini, i treni in orario e i balilla, ed inizi, invece, ad occuparsi di quei figli degeneri dei centri sociali

Siamo in campagna elettorale? Tutti promettono tutto? Tutti vedono tutto? Ecco, la sinistra inizi, con maturità, ad assumersi le proprie responsabilità verso i centri sociali. Figli degeneri, sì, ma anche parte, e NON va dimenticato, dell’immaginario antifascista. E qui casca l’asino. Mentre Casa Pound deve perdere tempo a giustificarsi (visto che mediaticamente e politicamente, ogni strenua resistenza alle “destre”, in queste settimane, è direzionata sul movimento della Tartaruga. Casa Pound da sciogliere, da disintegrare, da impedire, da interdire, da internare etc.), il Paese si rende conto che non esisterebbe violenza se non fosse per i centri sociali. Ed anche Fratelli […]

  

Gene Gnocchi, quella non è satira: è merda!

Claretta Petacci è un maiale. Ah, che belle risate. E che riflessione arguta. Ma quale satira? Questa è merda. Pura, purissima merda chic, partorita dalla mente del democraticissimo progresso secondo cui non ci sono vincoli, nella comunicazione, né tabù; e la moralità, il buon senso, il buon gusto, ci stanno stretti, come antichi orpelli ormai in disuso. Cosa voleva dire Gene Gnocchi, ora che prova a difendersi – “Mi dispiace se qualcuno si è sentito toccato ma rivendico diritto di satira” (Huffington Post) -, o che provano miseramente a difenderlo – come Selvaggia Lucarelli, che dall’alto delle sue forme intellettuali […]

  

Basta filtri politicamente corretti. È ora di parlare coi migranti, non dei migranti. È ora di capire chi sono e cosa vogliono dalla storia

Il Santo Padre parla di loro. Venera le Veneri. Li offre come protagonisti al mondo della Fede persino nella messa di Natale e nella successiva del nuovo anno. Intravede in Gesù Cristo una sola guancia. La guancia della tolleranza, dell’accoglienza, della Misericordia. L’altra faccia dell’Altissimo, quella del timor di Dio, del Vangelo, della difesa della Casa, e della Chiesa, è buia. E troppo lontana dagli occhi del Pontefice. La politica parla di loro. Li pone al centro dei propri desideri erotici, in un’estensione estetica senza fine La società civile parla di loro. Gli organizza mostre, opere d’arte – come la […]

  

L’amore tra Bonino e Tabacci fa nascere una nuova figura mitologica: l’accattocomunista

Eccovi la comunicazione veloce di una scoperta incredibile Bonino, Tabacci e Venere. È amore improvviso tra la leader radicale e il cattolico progressista. Una storia strappalacrime, che assume, però, più i contorni di una pecionata francamente evitabile. Un’incredibile storia d’amore, Via col senno. Una pecionata solidale, anche se, a giudicare dalla crociata civile che toglie il sonno agli italiani, e li fa riscoprire tutti rivoluzionari, quella sui sacchetti biodegradabili per intenderci, un pochino ce la meritiamo. Bonino abbraccia Tabacci e succede la magia. Una di quelle antiche. Dal gusto vintage, che ti ricorda che di biodegradabile, in Italia, in realtà […]

  

Così hanno cambiato il finale della Carmen di Bizet, per combattere il femminicidio. Il politicamente corretto colpisce ancora

Arte, povera puttana. Schiava sporca di questo nostro tempo, in cui nani proiettano le ombre dei giganti, per tentare l’eternità e infilarcisi dentro. Costi quel che costi, in termini di gusto. O di denaro (ne sa qualcosa il “nostro” Maurizio Cattelan, il cui Him, il piccolo Hitler penitente, è stato venduto a 17milioni di dollari). Allora ecco la nuova visione. Un campo rom, uno sgombero di abusivi, la polizia cattiva e una nomade pistolera che ucciderà il cattivo poliziotto. Una scena del far west quotidiano? No. La Carmen, opera immortale di Bizet. O meglio, lo scenario artistico della nuova Carmen, come […]

  

Dal Papa, agli antifascisti, fino a chi odia il presepe: San Francesco non era un hippy, né una scusa. Contro l’ideologizzazione della funzione della Fede

San Francesco non era un hippy. Esattamente come non lo era Cristo, che per un pelo non diventa una maglietta post-Woodstock. Essi non erano ciò che può far comodo. Erano ciò che erano. E così con questo valzer di mistificazioni, quest’epoca comprende, forse, la peggiore delle ideologizzazioni della funzione della Fede. Peggiore, forse, dei Patti Laternanensi, poi Craxi-Casaroli del 1984; peggiore, forse, delle Madonne a caso nei riti ‘ndranghetisti, o nel breviario di Totò Riina, mai pace all’anima sua. Una fu convenienza, l’altra demenza. Oggi, invece, lucidissima devianza. Alla storia non rimane la convenienza, troppo legata al momento; né la […]

  

La grande schifezza radical chic. L’arte dei maestri viene censurata, ma le uova di colore espulse dalla vagina sono bellissime

Bene, ma non benissimo. Scagliamo la censura all’arte, nel mondo del porno. Così trasgressivo al massimo da fare da solo, con un vibratore. Un mondo talmente trasgressivo che per fare la rivoluzione chiederebbe il permesso ai Carabinieri, parafrasando Leo Longanesi. Ebbene, la Terese sognante, Thérèse dreaming, di Balthus, inciterebbe alla pedofilia (un’innocente adolescente, sognatrice, effimera. Ferma, mentre si muove dentro. Con le gambe aperte, a far vedere le mutandine, candide, bianche. Come inconfutabile segno di assenza dal reale, in quel momento), mentre nella nostra quotidianità basta andare su Telegram, rovistare in un paio di chat, iscriversi nel gruppo di qualche […]

  

Non nei pupazzetti, non tra i migranti. Il presepe è altrove, ad Amatrice

Simbolicamente, sinceramente… Non annamo a cercà Maria pe’ Roma, si dice nella Capitale. O Cristo è ovunque, o non è da nessuna parte. Nell’epoca che tutto vuole relativizzare, la strada per il ritorno ai significati è la salvezza. Esploratori, e non archeologi. Andiamo alla ricerca del significato, perché ci possa rinnovare l’origine. La battaglia non è solo nel fare il Presepe, nel farlo fare, nel tutelarlo nelle piazze, nelle scuole, ma nel rinnovarne l’essenza, soprattutto in quest’epoca disgraziata. Nutrire l’etica e l’estetica, per salvare l’origine e trasformarla in un prodotto che nel tempo parla di noi e ci rappresenta a […]

  

“Mamma ho perso Gesù”. A Natale al cinema

Quando ti muore la civiltà tra le mani… (ANSiA) – Un cast stellare. Giorgetto Buonafede, Cristiano Povero, Francesca Diosparisca e molti altri nomi importanti in un film, tutto italiano, che promette incassi record, ed anche una buona dose di polemiche: “Mamma ho perso Gesù”, ispirato allo storico titolo americano degli anni’90, diretto da Italo Laico, racconta di un gruppo di integralisti cattolici che, nel 2017, in piena rivoluzione digitale, si ostina a celebrare il Natale, Natività di Gesù Cristo, il Dio dei cristiani, tra favola e realtà, e di un gruppo di bimbi rimasti chiusi nella loro scuola, proprio nei […]

  

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