[photopress:IMG_0923.jpg,thumb,alignleft][photopress:IMG_0907.jpg,thumb,alignleft][photopress:IMG_0922.jpg,thumb,alignleft][photopress:IMG_0924.jpg,thumb,alignleft]La val Seriana è a un tiro di schioppo da Milano. Un’ora andando tranquilli verso Bergamo ma sufficiente per salire a mille di quota e stare più freschi che, soprattutto per chi ama correre in piena estate, non è un dettaglio. Ma c’è un ma. In val Seriana, tra Selvino, Aviatico, Ama e via elencando non c’è un metro di pianura. Si sale e si scende che è un piacere e la fatica è la stessa, senza sconti. Così è successo domenica nella ventisettesima edizione della Straselvino, otto chilometri bellissimi tra un parco e il Santuario del Perello che hanno visto al via trecento atleti. E così succederà domenica prossima ad Aviatico in una 15 chilometri che parte in discesa e arriva in salita senza darti la possibilità di tirar fiato. Corrono un po’ tutti, dai montagnini di 50 chili che li vedi solo alla partenza, ai tapascioni, alle famigliole alle mamme e ai bambini. Molti bambini, che si divertono, sudano, si stancano e a tavola si divorano tutto, dalla formaggella che si trova nel pacco gara, alle pennette del pasta party. Sul Perello, quattro giorni fa hanno corso anche i miei due maschietti di nove e sette anni, che erano al debutto e sono arrivati al traguardo in meno di un’ora. Tutti felici e contenti. Ma se lo sa mia madre chiama il Telefono azzurro.