Eccolo il Missouri che non ho mai visto ma che per me è musica rock. Sognato e immaginato nelle ballate di Dylan e del Boss, sognato e immaginato su un accordo di chitarra. La corsa da Los Angeles a New York di Alex Bellini è arrivata qui, nel caldo torrido che ormai è compagno di viaggio stabile del marinaio dell’Aprica. Siamo a 43 gradi con il 40% di umidità ed era da 25 anni, sostengono gli esperti, che da queste parti  il termometro non registrava temperature così alte. Il 28 luglio è stata la giornata più dura. Dopo una tappa di 86 km (più di 2800 totali), Alex ha dovuto gestire una fatica che inevitabilmente sta diventando un problema. Il momento più toccante è stato il passaggio nella cittadina di Joplin, distrutta solo due mesi fa da un tornado che ha lasciato visibile tra le macerie delle abitazioni il suo tragico passaggio. Colline e boschi cambiano spesso lo sfondo del viaggio, e la mitica Route 66 si ripresenta dolce sotto i piedi degli atleti. Da venerdì si arriverà in Illinois solo per quattro giorni, poi sarà la volta di Indianapolis, capitale dello Stato dell’Indiana. A quel punto i chilometri totali nelle gambe degli atleti saranno più di 3800. Sul sito www.alexbellini.it si può seguire giornalmente la corsa di Alex e sul portale www.jeep-people.com