Un salto mortale. Da scrittore visionario, surreale  e maratoneta a “Donna letizia” il passo non è breve per niente. Anzi. Ma Haruki Murakami conosce bene l’arte di correre e anche quella di stupire.  E così uno degli scrittori più letti del mondo i cui libri sono stati tradotti in oltre 50 lingue, sta per debuttare nell’inedita veste di «Donna Letizia».  Curerà una rubrica di consigli esistenziali sui suo sito  «Murakami-san no tokoro»  (Il luogo del Signor Murakami«) dove i  fan potranno inviargli richieste di tutti i tipi  sui problemi che stanno
loro più a cuore”  Chi siamo? Che senso ha la vita? Cosa ci riserva il futuro?
Murakami ha 65 anni ed è uno dei più riservati autori  di bestseller. Nessuno sa esattamente dove viva , anche se si dice che per gran parte  del tempo risieda in America – ed è anche, da anni, l’eterno secondo  nella corsa al Nobel per la letteratura. Sul sito risponderà offrendo le sue opinioni su come affrontare ogni tipo di difficoltà e problema, ma anche sui suoi gusti e preferenze personali: il suo amore per i gatti, il terrore  dei pozzi, la passione per il baseball e la musica classica, jazz e rock (si favoleggia che abbia una collezione di diecimila album), il nuoto e la  maratona. Già la maratona. Una folgorazione. Che riassume nel modo più perfetto quale possa essere uno stile di vita e di scrittura: < Il dolore non si può evitare, ma la sofferenza è opzionale. Supponiamo per esempio che correndo uno pensi: «Non ce la faccio più, è  troppo faticoso». La fatica è una realtà inevitabile, mentre la possibilità di farcela o meno è a esclusiva discrezione di ogni individuo. Credo che queste parole riassumano alla perfezione la natura di quell’evento sportivo che si chiama maratona..>.