Boston strong” e il gioco si fa duro. La candidatura ai Giochi olimpici del 2024 che vede Roma in lizza si fa dura. Dicono gli americani che il 2015 per loro sarà l’anno della svolta. E i numeri in parte già lo annunciano. Ben 321.000 posti di lavoro creati negli utimi sei mesi e un tasso di disoccupazione stabile al 5,8 per cento. un”economia in crescita continua con un Pil che è salito del5%  (ed è l’aumento  maggiore dal terzo trimestre 2003) e i consumi saliti del 3,2%  per cento. Numeri. Numeri che però la dicono lunga soprattutto se paragonati ai nostri che vanno tutti in direzione contraria e anche “ostinata” tanto per metterci dentro un citazione. Così l’America di di Obama lancia la sfida all’Italia di Renzi e Malagò ma chiaramente parte da presupposti ben differenti. Senza fare gli “sfascisti” bisogna ammettere che c’è un Paese che va e uno che arranca e che forse avrebbe altre prioritàa  a cui pensare nei prossimi anni. Ma tant’è. E gli americani sono già al lavoro.  “Ci congratuliamo con Boston per la candidatura ai Giochi Olimpici del 2024- ha spiegato il presidente- E’ la città che dopo le bombe sul traguardo della sua maratona ci ha insegnato cosa significa “Boston Strong. Non possiamo che  essere fieri della candidatura e speriamo di poter dare il benvenuto ai migliori atleti di tutto il mondo nel 2024 a Boston”. Boston ha battuto la concorrenza interna di Los Angeles, San Francisco e Washington. La città del Massachusetts che con 650mila abitanti sarebbe la più piccola a ospitare la rassegna a cinque cerchi estivi, è la seconda candidatura ufficiale dopo quella capitolina in attesa che anche altri Paesi facciano il passo. In Europa la Germania ha mostrato l’interesse a farsi avanti con Amburgo o Berlino, facendo capire però di essere pronta anche per l’edizione successiva del 2028. Ma aveva mostrato interesse anche Parigi che però in questi giorni a ben altro a cui pensare. A proposito di priorità…