Le Tour deGomitate al Tour? Gomitate in volata?  E dov’è la novità? Fa parte del gioco, di un gioco che spesso (purtroppo) finisce male, oggi con una spalla rotta  per Mark Cavendish che significa stagione più o meno finita. Il Tour di sicuro. Sul banco degli imputati finisce Peter Sagan, che ha sgomitato, che ha stretto il velocista britannico alle transenne, che è arrivato secondo dietro al francese Arnaud Demare. Ma oggi il podio non conta. Il campione slovacco subito dopo l’arrivo viene declassato di un centinaio di posizioni ma poi arriva la squalifica. Fuori. Tour finito anche per lui. Ed è una decisione pesante, clamorosa, per un certo verso coraggiosa e che chiaramente fa e farà discutere.  Giusto rimandarlo a casa? Lo ha fatto apposta o si è difeso? Ha allargato il gomito di proposito o è stato un gesto istintivo, necessario per riprendere l’equilibrio?  Non se ne viene a capo. Va quasi sempre così, cambiano i traguardi,  gli attori, i telecronisti e i giudici ma le gomitate sono sempre le stesse.  Chiedere a Van Stembergen, a Sercu , a Basso tanto per fare qualche esempio. Ma chiedere anche a Cipollini e a Petacchi per non andare troppo lontano. E chiedere anche a  Cavendish, quando starà meglio,  che è uno che in volata non è proprio una mammoletta. Perchè gli sprinter sono come quei centravanti che giocano in area, sgomitano, prendono e danno, sempre al limite, non sempre con l’animo pulito. Sono funamboli che in bici fanno cose assurde, sfidano la fisica,  restano in piedi anche quando non si può, schivano, saltano, scartano. E qualche volta va male. Però credo lo sappiano, lo mettano in conto,  è un po’ il rischio d’impresa. Non c’è malafede. Nessuno sgomita per far del male a qualcun altro, sgomita e basta, forse senza pensarci troppo. Perchè chi di mestiere pedala condivide la fatica, condivide la paure di farsi male. Quindi malafede no.  Inutile dibattere, indignarsi e condannare. Ci hanno pensato i giudici. Giusto o sbagliato Sagan torna a casa ed è un peccato perchè il Tour perde un prim’attore. E forse perchè  è tutto un po’ esagerato.